Gorizia: via l'onorificenza a Tito, la richiesta di Fratelli d'Italia
Nella mattinata di domenica 16 settembre nel giorno in cui ricorre il settantunesimo anniversario della seconda redenzione di Gorizia, i parlamentari di Fratelli d'Italia Luca Ciriani, Luca De Carlo e Walter Rizzetto ed il deputato di Forza Italia Guido Germano Pettarin hanno sottoscritto e presentato al sindaco di Gorizia, Rodolfo Sibena, la proposta di legge per revocare l'onorificenza di Cavalier di Gran croce al merito della Repubblica Italiana al maresciallo Tito.
Proposta che sarà depositata in entrambi i rami del Parlamento. L'iniziativa si è svolta nel Piazzale della Transalpina ai piedi di quel monte, che in territorio sloveno porta il nome del sanguinario maresciallo,ex presidente della federazione jugoslava.
D'altronde è una battaglia storica della destra italiana ed ora Fratelli d'Italia attraverso questa proposta di legge intendere dal governo giallo verde la possibilità di revocare, anche post mortem, le onorificenze a tutti coloro si siano macchiati di crimini crudeli e contro l’umanità, come nel caso di Tito. Finalmente potremo sanare, seppur in parte, la ferita del confine orientale, rendendo il giusto tributo alle migliaia di vittime sulla cui memoria ancora oggi non si è fatta piena giustizia”
Invece di pensare alle vendette postume, come si faceva durante il Medioevo quando si dissotterravano i papi per gettarne la salma nel Tevere, io mi concentrerei sulla Venezia Giulia attuale, che è una bellissima regione divisa tra 3 stati facenti parte della UE: Italia, Slovenia e Croazia.
RispondiEliminaPensate al presente e al futuro della Venezia Giulia, capre!
Sono in sostanza d'accordo: è una manovra simbolica che non ha ben poco di concreto, però rimuovere un'onorificenza non è "vendetta postuma" e per coerenza, visto che in Italia al giorno d'oggi si eliminano le cittadinanze onorarie a Mussolini nei più disparati comuni, considerato che ora Tito è disprezzato pure in Croazia e Slovenia dalla maggioranza dei suoi stessi connazionali, che al giorno d'oggi lo percepiscono più come un dittatore che ha negato l'indipendenza dei loro stati per tenerli relegati al giogo serbo sotto un regime comunista, non vedo perché mai dovrebbe essere sostenuto in Italia, dove si è macchiato di crimini anche contro le popolazioni civili del FVG.
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