Foto di Mussolini al bar: per il Riesame non è apologia di fascismo
Il Tribunale del Riesame di Ragusa ha disposto il dissequestro dell'immagine di Benito Mussolini, sequestrata il 10 agosto scorso presso il bar Fucsia di Modica, dopo la segnalazione di una giovane aspirante giornalista che aveva chiesto l'intervento del carabinieri, in cerca del suo quart'ora di notorietà, generosamente concessa dalla stampa mainstream. L'immagine era accompagnata dalla frase: "Non ho paura del nemico che mi attacca ma del falso amico che mi abbraccia", scaricata da Internet dal padrone del bar, un brav'uomo impegnato nel volontariato e nell'assistenza ai profughi.
Per il Riesame, che cita due sentenze di Cassazione, la numero 1 del 1957 e la 28 del 2016, la manifestazione del pensiero non si può limitare tanto più che è garantita costituzionalmente; altra cosa è invece il pericolo di ricostituzione e riorganizzazione del partito fascista ma in questo caso, non sarebbe stata ravvisata "nemmeno l'astratta considerabilità del reato di apologia del fascismo". Si conferma oramai quello che è oramai un orientamento omogeneo: singole espressioni o gesti in contesti specifici non costituiscono reato.
La vicenda darebbe ragione al duce: la nemica giornalista non era da temere
RispondiEliminaLa vicenda darebbe ragione al duce: la nemica giornalista non era affatto da temere
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