Fabrizio Fratus: la Lega cambia nome per andare realmente oltre la destra e la sinistra
Pd e Lega, nuovi nomi per (non cambiare), è il titolo di un interessante articolo pubblicato a pagina 7 de Il Mattino a firma del collega Carlo Porcaro, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura.
Il collega giornalista parte dal 1994, anno della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Da quel momento in poi le regole del marketing si applicano anche alla politica. Da qui il valore del brand, la forza della leadership, il peso della comunicazione. In questi giorni, il tema è tornato di costante attualità, per cui, per motivi diversi, la Lega ed il Partito Democratico stanno pensando di cambiare il nome.
Su quali effetti possano esserci sul corpo elettorale Carlo Porcaro intervista il politologo Gianfranco Pasquino, gli analisti Mario Rodriguez e Giovanni Diamanti ed il sociologo Fabrizio Fratus che dal fronte leghista, vede l'iter di Salvini come normale e scontato, ricordando come nel lontano 2013, indicò il cambio del nome al congresso della allora Lega Nord per l'indipendenza della Padania.
Ora, precisa Fratus, è il passo giusto per farlo, la Lega 3,0 sovranista e nazionalista deve radicarsi su tutto il territorio nazionale dando voce anche alla sinistra antagonista al sistema capitalista.
D'altronde la Lega rappresenta un modello che supera le vecchie categorie ottocentesche di destra e di sinistra.
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