Bergamo, continua la persecuzione di "Bocia": un'altra proroga del Daspo
Continua la persecuzione poliziesca contro Claudio "Bocia" Galimberti, leader degli ultras dell'Atalanta sottoposto a una anomala forma di daspo permanente anche il clima tifoso a Bergamo è cambiato da anni, e in meglio. Come ha continuato a fare, in modo sempre più evidente, anche negli ultimi tre anni. Ma niente, alla questura non se ne accorgono. Il 27 giugno Galimberti si è visto recapitare il prolungamento della diffida (scadeva nel 2020, proseguirà fino al 2022). I motivi sono: aver partecipato – senza entrare allo stadio – alla trasferta di Europa League di Dortmund (alla fine della quale la polizia tedesca si è complimentata con i tifosi atalantini), essere andato al bar vicino allo stadio di Bergamo durante una partita di Coppa Italia della squadra primavera dell’Atalanta, e un alterco con un poliziotto in borghese suo vicino di casa.
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Diverso l'approccio della magistratura bergamasca: nel luglio 2017 Claudio Galimberti e altri cinque ultrà atalantini a processo per la grave accusa di associazione per delinquere, Andrea Piconese, Giuliano Cotenni, Luca Valota e Davide Pasini e Andrea Quadri, sono stati assolti. L’inchiesta era basata su una serie di episodi che hanno coinvolto alcuni tifosi nerazzurri. Dagli scontri prima di Atalanta-Catania del 2009, agli incidenti della Berghem fest di Alzano Lombardo del 2010, passando per l’accesa protesta al centro Bortolotti di Zingonia nei confronti della dirigenza Ruggeri.
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