Lo scoop de La Stampa: rinasce Avanguardia a tavola. No, è solo un terzo tempo
Vino, risate, saluti romani: Avanguardia Nazionale rinasce in trattatoria. E' il grande scoop, del collega Federico Gervosni, pubblicato sul quotidiano torinese La Stampa, figlio di questo tempo, dove i principali media con forza e vigore sostengono la tesi dell'esistenza del nostro paese dell'onda nera che metterebbe a rischio addirittura la democrazia, come sostiene anche l'ex sindaco di Roma, nonchè primo segretario del Partito Democratico Walter Veltroni.
Il collega Gervasoni, in un interessante reportage scopre che militanti storici del movimento neofascista sciolto nel 1976 si incontrano ogni giovedì a Brescia. Tra loro anche Fadini e Borromeo, arrestati nel 1973 per aver fatto saltare col tritolo una sede del Partito Socialista Italiano.
A sostengono della sua tesi, pubblica una foto, di un dopo cena, tra militanti e simpatizzanti di Avanguardia Nazionale che ha avuto luogo, vedendo come sono vestiti i partecipanti nello scorso inverno.
Tanto basta per appurare la rinascita di Avanguardia Nazionale a Brescia, l'organizzazione politica guidata da Stefano Delle Chiaie sciolta nel giugno del 1976 grazie ad una sentenza del Tribunale di Roma che in base alla Legge Scelba condannò 31 dei suoi aderenti per ricostituzione del partito nazionale fascista.
Una scoperta, a scoppio ritardato, quella del collega Gervasoni. Da oltre 3 anni, una volta al mese, i militanti della comunità di Avanguardia, come amano definirsi, si riuniscono a Brescia, per discutere insieme i temi dell'attualità politica.
Dopo la discussione, che può anche durare 90 minuti, come una partita di calcio, ed avere toni forti, esiste un terzo tempo. Un momento comunitario: la cena.
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