Falcone avvisa gli aspiranti leghisti: il Carroccio non e'un taxi
Mariano Falcone, vice segretario regionale campano della Lega, in vista delle prossime scadenze elettorali che vedranno la Lega impegnata nelle amministrative in diversi comuni ed alle Europee in un intervista rilasciata al collega Carlo Pecoraro e pubblicata sul numero di lunedi'20 agosto del quotidiano La Citta' avvisa gli aspiranti leghisti che la Lega 3,0 sovranista e nazionalista non e'un taxi sul quale poter salire tranquillamente.
Parole chiare, dirette, quelle lanciate dall'esponente leghista anche in considerazione degli ultimi sondaggi che attribuiscono in Campania alla Lega consensi superiori al 10% ed alla crisi di Forza Italia, dove sono davvero tanti, in tutte le cinque provincie della Campania, tra dirigenti ed eletti pronti ad aderire, in massa alla Lega.
Prima ancora della Europee, vero banco di prova della Lega, ci sono le amministrative dove la Lega punta a radicarsi maggiormente nei territori, anche grazie magari a tanti consiglieri eletti.
Intervistato dal collega Pecoraro sulla questione new entry in casa Lega, Falcone dichiara: e' vero, rappresentiamo una opportunita' per i cittadini non per i politici. Non siamomun taxi da utilizzare per andare al governo. Siamo un partito che crede nella meritocrazia, nel sacrificio, nell'impegno.
Un partito nel quale hanno trovato casa Mimmo Di Giorgio, ex sindaco e consigliere di Forza Italia, Nanni Marsicano, ex dirigente provinciale di Fdi uscito dal partito dopo la vicenda Fanpage che coinvolse il consigliere regionale Passariello, e poi Sebastiano Odierna, Antonio Squillante, Pasquale Vessa,
A noi, precisa Falcone non interessano i pacchetti di tessere e di voti.Le scelte vengono fatte in base al legame con il territorio e dell'impegno, per cui potrebbero essere davvero in tanti gli aspiranti neo leghisti in Campania orfani della destra di governo incarnata da Alleanza Nazionale, del cavaliere di Arcote rimanere politicamente "a piedi" senza alcuna candidatura ne' di respiro europeo, ne' di tipo amministrativo,
Chi vivra', vedra'.
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