Esami di maturità con la maglietta rossa. Il sovranista Alemanno chiede l'intervento del ministro
A Palermo tutti i componenti della commissione intera di maturità presso il Liceo Scientifico Santi Savarino si sono presentati agli esami di maturità in maglietta rossa. Una scelta che non poteva non avere un vasto eco, grazie ai social network arrivando a conquistare pagine dei giornali locali e nazionali e servizi sui principali telegiornali italiani, scatenando tante polemiche politiche.
Tra i primi a polemizzare con gli insegnanti palermitani è Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, leader del Movimento nazionale per la sovranità che in video pubblicato sul suo canale social ha denunciato l'accaduto: "vi sembra logico che a un esame di maturità tutti gli insegnanti si presentino con la maglietta rossa?
Non basta che Gad Lerner con rolex al polso abbia fatto questa invocazione, che sia diventata la moda snob di tutti i radical-progressisti?
Anche in una realtà istituzionale e quindi necessariamente neutrale come un esame di maturità bisogna fare questa esposizione?
Dove erano magliette di vari colori quando si trattava di ricordare i terremotati del Centro Italia oppure i tanti drammi del nostro Paese e del mondo? La realtà è che la maglietta rossa non è un atto di umanità o di solidarietà, ma un atto politico di opposizione a questo governo. Legittimo, tutti possono fare quello che vogliono, ricorda Alemanno ma non si può imporre dentro un’aula scolastica.
Mi auguro, conclude il leader sovranista, che il Ministro dell’Istruzione abbia il coraggio di prendere posizione: basta con questa sinistra che strumentalizza tutto e tutti per portare avanti le proprie ideologie, basta con chi non ha rispetto dei valori umani perché li utilizza ai propri fini di potere”, conclude Alemanno.
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