Cirielli (Fdi) e i migranti in fuga: «Chi scappa dalla guerra è un disertore»
Di Antonio Mazzella
«È ora di finirla con la retorica del buon selvaggio che autorizza un atteggiamento tollerante nei confronti di chi entra in Italia solo per commettere reati, senza aver alcun rispetto delle regole». Lo dichiara, in una nota, diffusa alla stampa, Edmondo Cirielli, questore della Camera dei Deputati e presidente della direzione nazionale di Fratelli di Italia, commentando l'arresto a Salerno di un giovane nigeriano, richiedente asilo e con precedenti penali, autore di una aggressione a un commerciante in via Wenner.
«È ora di finirla con la retorica del buon selvaggio che autorizza un atteggiamento tollerante nei confronti di chi entra in Italia solo per commettere reati, senza aver alcun rispetto delle regole». Lo dichiara, in una nota, diffusa alla stampa, Edmondo Cirielli, questore della Camera dei Deputati e presidente della direzione nazionale di Fratelli di Italia, commentando l'arresto a Salerno di un giovane nigeriano, richiedente asilo e con precedenti penali, autore di una aggressione a un commerciante in via Wenner.
«Non possiamo accogliere delinquenti stranieri. E finiamola con la storia della fuga dalla guerra. Gli immigrati che commettono reati sono solo dei delinquenti. E non scappano da nessun conflitto. Ma se anche fosse, per noi sarebbero disertori e non migranti» conclude l'esponente di Fratelli d'Italia.
Infatti in guerra i disertori si fucilavano Noi invece li accogliamo e li manteniamo a vita
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