Rumors dalla Capitale. Santanché sottosegretaria per un ponte con i Fratelli d'Italia
La permanenza di Fratelli d'Italia nel neonato governo Movimento Cinque Stelle - Lega dura davvero poco. Dalla colazione all'orario dell'aperitivo. Poi la destra viene sbalzata fuori a causa di un veto irremovibile da parte di Luigi Di Maio.
Matteo Salvini, che avrebbe voluto avere in coalizione Fratelli d'Italia, subisce la decisione del socio, senza alcuna protesta.
L'asse, al momento, rimane a due, nonostante la disponibilità di Giorgia Meloni a contribuire alla causa governativa, per patriottismo, ovviamente, mica per desiderio di ministeri.
Succede tutto troppo velocemente, anche se i fatti di ieri sono l'epilogo di una strategia, al volte incomprensibile, dell'ex ministro della gioventù, che passa dall'accusare il Quirinale di alto tradimento per aver posto il veto alla nomina di Paolo Savona, alla disponibilità di far parte di un esecutivo dove il professore viene declassato di rango ministeriale, dall'economia alle politiche comunitarie.
Per amore della verità, in un primo momento, i Cinque Stelle erano d'accordo per l'ingresso di Fratelli d'Italia nel governo, poi ci pensa la base.
Una base che non vedeva di buon occhio l'ingresso di Fratelli d'Italia nel governo tanto da arrivare a parlare di deriva fascista, ricordando inoltre che Giorgia Meloni fu ministro con Berlusconi per cui non si possono creare collegamenti con quella esperienza. Anche Ignazio La Russa fu ministro della Difesa di quel governo mentre Guido Crosetto era sottosegretario.
Ora tocca a Matteo Salvini perorare la causa di Fratelli d'Italia. Che, diciamo la verità, è anche, un pò la sua. Il segretario della Lega vorrebbe portarsi al governo un altro pezzo di centro destra per 2 motivi.
In primis, al Senato la presenza dei 18 senatori di Fratelli d'Italia garantirebbe linfa nuova ad una maggioranza risicata. In secundis, lascerebbe Forza Italia sola all'opposizione, mettendo ancor di più ai margini della scena Silvio Berlusconi.
Per rafforzare l'asse Salvini-Meloni, dopo aver fatto partire il governo Lega -Cinque Stelle potrebbe venire in aiuto la scelta dei sottosegretari.
Non costerebbe davvero niente, al Movimento Cinque Stelle ed alla Lega indicare almeno un nome di un esponente di Fratelli d'Italia, che non abbia avuto evidenti collegamenti con l'ultima esperienza di governo del paese targata centro destra con Silvio Berlusconi premier.
Secondo indiscrezioni che ci giungono dalla città eterna, la prescelta potrebbe essere Daniela Santanchè, deputata di lungo corso in Alleanza Nazionale prima, candidata premier con la lista della Destra nel 2008, eletta con Forza Italia nel 2013, ora senatrice in Fratelli d'Italia.
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