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Mantova, De Marchi va al Gay Pride e CasaPound lo caccia

“Le dichiarazioni del consigliere Luca De Marchi, da noi apprese mezzo stampa, circa una sua partecipazione, seppur a titolo personale, alla manifestazione del Gay Pride in programma a Mantova per il prossimo fine settimana, costituiscono motivo di allontanamento di tale soggetto da CasaPound Italia”. A dichiararlo è lo stesso movimento in una nota regionale. “De Marchi – spiega CasaPound - predilige ancora una volta la ricerca di visibilità personale alla condivisione di intenti con una comunità politica che da sempre è esteticamente e politicamente distante da certe manifestazioni. Per questo motivo, non ci sono le condizioni perché il consigliere Luca De Marchi possa proseguire la propria attività politica sotto il simbolo del nostro movimento”. 

Luca De Marchi, già capogruppo leghista, era stato eletto nel 2015 con la lista civica "De Marchi per Mantova", e nel gennaio 2018 aveva annunciato il passaggio a Cpi e la nascita del gruppo consiliare con il simbolo della Tartaruga frecciata. 

De Marchi, 55 anni, security manager, è stato una figura storica della Lega Nord mantovana, in cui ha ricoperto l'incarico di capogruppo consiliare. Fu silurato nel 2014 dal commissario Davide Boni per le posizioni oltranziste sui Rom: aveva promesso al sindaco di ritirare l'appoggio della Lega a una mozione di sfiducia in cambio della cacciata dei nomadi dalla città. Pronta la sconfessione e la destituzione: il capogruppo - spiegò il commissario - non poteva dettare la linea politica senza consultarsi con lui. La sua lista civica nel 2015 raccolse il 4% contribuendo alla sconfitta del centrodestra. De Marchi è stato  anche il candidato alla Camera di CasaPound nel collegio uninominale di Mantova.

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