Francesco Storace al sindaco Virginia Raggi: il nome di Almirante non sei degna di pronunciarlo
Il collega Francesco Storace, dalle colonne virtuali de Il Giornale d'Italia, con una lettera aperta, che pubblichiamo per intero polemizza con il sindaco della città eterna Virginia Raggi, esponente del Movimento Cinque Stelle sulla questione dell'intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, storico leader del Movimento Sociale Italiano, principale partito di destra presente nel panorama politico italiano, alla luce del clamoroso dietrofront fatto dal sindaco in nome dei valori dell'antifascismo.
Virginia, ma non ti senti un po' ridicola?
Nel pieno dello scandalo delle mazzette per lo stadio della Roma, ti pare proprio il caso di giocherellare, arrancare, farfugliare sull’antifascismo per venire fuori da una brutta storia?
Già, perché travolta politicamente dai guai che sarebbero stati combinati dall’avv. Lanzalone, la Raggi ha perso la testa e si è terribilmente distratta quando le hanno detto che stava per essere intitolata una strada di Roma a Giorgio Almirante. A cui nessuno ha mai potuto imputare alcunchè di losco, né mani lunghe per arraffare qualcosa.
Ferita nel suo essere insospettabilmente partigiana, Virginia Raggi tra un incontro e l’altro con i magistrati, tra un’udienza e l’altra del processo che le comincia oggi, deve anche capire come venire fuori dall’orribile delitto consumato in Campidoglio sul leader missino.
Ebbene, ecco la pensata, come ce la racconta l’agenzia Ansa: “ Roma citta' antifascista. Il Campidoglio targato M5S vuole inserire questo concetto nello statuto del Comune. Una mossa che arriva a pochi giorni dalla svista sulla mozione per intitolare una via a Giorgio Almirante bloccata poi dalla sindaca Raggi sollecitando una contro mozione, che domani arrivera' in aula, per vietare l'intitolazione di strade a chi e' stato "portatore di idee riconducibili al fascismo, antisemite o razziali". Nella contro mozione anche la proposta di inserire "nello Statuto valori antifascisti".
Una mozione approvata diventa una svista.
E quindi si presenta una contro mozione su Roma antifascista che per settanta anni nessuno aveva ritenuto di approvare, destinata ad essere discussa a lungo se ci saranno coraggiosi pronti a depositare opportuni e numerosi emendamenti.
Ad esempio: chi giudica il tasso di fascismo per chi è stato persino celebrato in Parlamento da ben due capi di Stato? E poi tante altre domande da porre al momento opportuno.
Virginia, dedica il tuo tempo agli avvocati e non a queste cose. Perché di gente come Almirante non sei degna neppure di pronunciare il nome.
Se vi dà fastidio la presenza in città di chi ha amato e seguito Almirante, tenetevi i rom.
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