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Domenica a Pontida il raduno dei sovranisti europei

A settembre dell'anno scorso,  aveva promesso al popolo leghista, che a Pontida sarebbe tornato da leader di governo.  E sovvertendo i pronostici, ha vinto la sfida. Matteo Salvini che domenica rimetterà piede sul prato verde di Pontida come vice premier e ministro dell'Interno.
Come tradizione vuole, il discorso del leader indiscusso della Lega sarà il pezzo forte del raduno, ed è previsto, salvo sorprese, intorno alle ore 14.
Ma Salvini non sarà l'unico a parlare. Infatti sul palco interverranno anche i 5 ministri della Lega( Giulia Buongiorno, Erika Stefani,  Marco Bussetti, Gianmarco Centinaio, Lorenzo Fontana) ed i governatori di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia( Attilio Fontana, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga).
Previsto anche un intervento del vecchio leader leghista, il senatur Umberto Bossi, che lo scorso anno, non era intervenuto, per precisa scelta di Salvini al fine di preservarlo dai fischi.
Ma Pontida 2018 sarà anche altro, una festa della "internazionale sovranista" vista la presenza addirittura di qualche esponente di primo piano dei partiti europei alleati della Lega, dagli austriaci del Partito della libertà, ai francesi del Front National di Marine Le Pen e gli olandesi del movimento populista guidato da Geert Wilders.
Un bel salto, di qualità, rispetto alla prima edizione di Pontida del 19 maggio 1990. In quell'occasione c'era Umberto Bossi che tuonava contro Roma ladrona ed i meridionali mentre i suoi sostenitori, inneggiavano con forza e clamore alla secessione.
Di acqua sotto i ponti, anche quelli del Dio Po, ne è passata davvero parecchio, tanto che il raduno giunge quest'anno alla trentaduesima edizione, anche perché in alcuni anni si è svolto 2 volte.

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