Forza Nuova alla Fondazione An: giù le mani da via Paisiello. E' casa nostra
L'ex presidente della Camera dei Deputati nonché ultimo presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, la compagna Elisabetta Tulliani, suo padre Sergio, il fratello, latitante a Dubai, Giancarlo, dovranno attendere fino al 18 giugno per conoscere la decisione del giudice per le indagini preliminari Elvira Tamburelli, chiamata a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio per il gruppo con l'accusa di riciclaggio, nell'ambito di un inchiesta intorno agli affari del re delle slot machine Francesco Corallo e alla compravendita della famigerata casa di Montecarlo.
Una vicenda che clamorosamente sembra lasciare indifferenti tanto lo Stato quanto la Fondazione Alleanza Nazionale che non si è fatta vedere a palazzo di giustizia per costituirsi parte civile ma che non lascia indifferenti i militanti di Forza Nuova Italia agli Italiani che, da diversi anni, hanno occupato un appartamento, a Roma, in via Paisiello, salvandolo, a loro dire dalla speculazione Fini Tulliani.
I militanti di Forza Nuova, qualora la Fondazione Alleanza Nazionale reclamasse diritti sull'appartamento,minacciando sgomberi ed azioni giudiziari, saranno pronti alle barricate come affermano, in una nota, diffusa alla stampa, che pubblichiamo per intero.
È di oggi la notizia che Gianfranco Fini, la compagnia Elisabetta Tulliani, suo padre Sergio ed il fratello, latitante a Dubai, Giancarlo andranno a processo. L'ex segretario di Alleanza Nazionale è, inoltre, accusato di aver venduto un appartamento a Montecarlo ad un decimo del valore commerciale al fratello della moglie.
Appartamento, tra l'altro, non suo, bensì di proprietà della Fondazione An (ex Msi), che gestisce i lasciti ed i beni destinati alla "buona battaglia".
Nessuno si è costituito parte civile, nemmeno la parte lesa, cioè la stessa Fondazione An, quella gestita dai La Russa, dai Gasparri, dai Meloni, dagli Alemanno e compagnia cantante.
Come molti sapranno noi e soltanto noi nel 2012 occupammo l'appartamento di via Paisiello 40, stesso lascito di quello di Montecarlo e che stava facendo la stessa fine, lo salvammo dalla speculazione Fini-Tulliani.
Per qualche anno lasciammo anche ad altri l'utilizzo di quello spazio.
A settembre scorso decidemmo di cacciarli a pedate nel sedere. Non ci eravamo sbagliati.
Ogni tanto questi miserabili minacciano sgomberi e azioni giudiziarie.
Se prima eravamo decisi, dopo la notizia di oggi di non costituirsi parte civile contro Fini, siamo ancora più determinati.
Lo sapevamo che erano tutti complici e conniventi.
Non si avvicinassero a via Paisiello che stavolta oltre le pedate nel sedere prendono anche il resto.
Via Paisiello 40 è casa nostra, è destinata alla "buona battaglia", non a speculazione o banche amiche.A buon intenditor poche parole. Non siamo tutti in vendita.
Esorto ogni militante dell'area che se avesse casualmente di incontrare per strada lo stercaiolo Gianfranco Fini, di ricoprirlo di sputi. E' il minimo sindacale dovuto. In nome dei camerati assassinati ovviamente.
RispondiEliminaSe passa per LA thailadia lo faccio mangiare da un drago di komodo risultera' indigesto pero, ma mai come LA Boldrini.Digitate " il generale pappalardo arrests LA Lorenzin" Grandisssssimo ! Altroche' palle CE ne vorrebbero di vecchietti cosi coi coglioni !
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