Contro la dittatura finanziaria, lo striscione di Azione Identitaria a Lamezia
Nella notte i militanti di Azione Identitaria hanno affisso nel centralissimo Corso Numistrano a Lamezia Terme il seguente striscione: "contro la dittatura finanziaria né voto, né democrazia, rivoluzione unica via.
Il senso di questa iniziativa dei militanti identitari calabresi ci viene chiarito, con maggiori dettagli da una nota, diffusa alla stampa che pubblichiamo per intero.
Con quest’azione vogliamo sottolineare quanto sia stato inutile il voto del 4 marzo scorso da noi ampiamente anticipato, e ben consapevoli che si sarebbe trattata dell’ennesima illusione di una democrazia che ormai è prigioniera della dittatura finanziaria.
I balletti degli ultimissimi giorni riguardo alla formazione del governo hanno messo completamente a nudo le falle di una finta democrazia, dove il popolo è sovrano solo quando è chiamato al voto, ed è stato altresi reso evidente quanto alcuni poteri sovranazionali e che rappresentano la finanzia apolide , possano incidere sulle scelte di presidenti del consiglio e di ministri, privando una nazione di tutta la sua sovranità politica e resa infingarda dalla sua classe dirigente.
Lega e Movimento 5 Stelle, che in questi anni hanno costruito le loro fortune elettorali parlando alla pancia della gente e con argomenti di carattere populista come l’uscita dall’Euro e dallo stesso circuito dell’Ue, con dissertazioni interessanti come quello della sovranità monetaria, hanno immediatamente annacquato i loro propositi nel momento forse più cruciale e parlando esclusivamente solo di ridiscussione e modifica dei trattati europei, in pratica una aspirina molto leggera dinanzi ad un malato ormai cronico come l’Italia che necessita di forti antibiotici.
Non sono bastate tutte le farse da parte di entrambi i leader Salvini per la Lega e Di Maio per i 5 Stelle, per cercare di ingraziarsi fino alla fine l’establishment finanziario europeo ed internazionale, che ancora ritiene entrambi non sufficientemente degni di poter servire degnamente la burocrazia europea.
Noi di Azione Identitaria riteniamo che il percorso democratico ed elettorale non sortirà mai alcun effetto di cambiamento radicale come i cittadini effettivamente si aspettano e che da troppi anni ormai attendono. Non esiste una classe politica forte e capace per spezzare le catene della morsa economica, di rifiutare per intero il debito pubblico ,frutto dell’imbroglio generato attraverso l’emissione di una moneta debito che le banche ci prestano e di stracciare tutti quei trattati che hanno svenduto ogni sovranità della nostra Patria.
La consapevolezza della ormai grave situazione deve essere prima di tutto dei cittadini che devono farsi guidare da una aristocrazia intellettuale onesta e che tenga alle sorti della nazione, fuori dagli schemi dei partiti tradizionali che hanno tutti più o meno tradito sempre le loro aspettative. Cosi come tutte le rivoluzioni avvenute nella storia dei popoli, hanno necessitato della fase di preparazione, anche qui da noi è giunto questo momento. L’occasione per assaltare il palazzo del potere sembrava ghiotta ed irripetibile, ma la tattica attendista di Salvini in primis, ha fatto sfumare quelle residue velleità sovraniste. Il vero rivoluzionario va all’assalto del palazzo del potere, il servo cerca invece di farsi accogliere.
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