I fratelli di Sondrio chiudono la sede: presi in giro dai vertici del partito.
Il gruppo dirigente storico sondriese di Fratelli d'Italia chiude la sede di piazzale Bertacchi e abbandona il partito diventato solo un mero trampolino di lancio per aspiranti politici, la brutta copia, pure sbiadita della Lega e di Forza Italia.
A scatenare l'uscita dal movimento politico guidato da Giorgia Meloni è stata la nomina di un nuovo portavoce senza nemmeno la comunicazione del cambio al precedente accompagnata dalla scelta di campo per le prossime amministrative a sostegno del candidato sindaco del centro destra Scaramellini.
Ad annunciare la chiusura della sede cittadina e l'uscita dei dirigenti è un comunicato, diffuso alla stampa, firmato dall'avvocato Paola Mingardi, che era stata fra i promotori del rilancio in città di Fratelli d'Italia grazie all'apertura della nuova sede ed alle attività svolte nel corso della campagna elettorale.
Dopo le elezioni, è scritto nella nota, la Meloni, pur complimentandosi per i buoni risultati ottenuti a Sondrio, ha nominato un nuovo portavoce di Fratelli d’Italia, senza nemmeno comunicarlo al precedente. Il gruppo che aveva riportato FdI in provincia comunica di aver abbandonato il partito e chiuso la sede, prendendo atto che FdI è di fatto solo un trampolino di lancio per aspiranti politici, copia sbiadita di Forza Italia e Lega (e a questa stregua, meglio gli originali)».
Poche righe, dal contenuto chiaro ed inequivocabile. D'altronde la nomina di un nuovo portavoce cittadino con la solita scelta del nome calato dall'alto senza neanche avvisare i dirigenti locali non poteva che produrre disastri.
In aggiunta a ciò è stato deciso, sempre dall'alto, di sostenere alle prossime comunali Scaramellini, senza alcuna discussione al'interno del gruppo che aveva riattivato il partito in città.
A questo punto, precisa l'avvocato Mingardi, ci sentiamo presi in giro, per questo vadano avanti loro, noi ce ne andiamo.
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