Giovane gay denuncia: "Rapinato e pestato al Portonaccio. Uno aveva tatuata una croce celtica"
«Quattro naziskin, con bomber neri e la testa rasata, mi hanno insultato e pestato, in pieno giorno, solo perché sono gay. La cosa incredibile è che nessuno sembra essersi accorto di nulla». A denunciare l'episodio di cui è stato vittima è un 21enne, che sostiene di essersi anche visto puntare un coltello alla schiena ma nonostante il pestaggio subito ha riportato solo contusioni. I fatti sono accaduti a Roma, a via Tiburtina, in zona Portonaccio.
Federico è originario della provincia di Firenze, da cui si è trasferito da qualche mese, stanco delle provocazioni dei bulli locali e dell'atmosfera soffocante del paese. Giunto nella Capitale ha cominciato a frequentare l'ambiente dell'associazionismo LBGT. Questo il suo racconto: «Erano in quattro. Uno di loro aveva un tatuaggio sulla nuca con la croce celtica. Stavo tornando a casa dal primo giorno di lavoro come parrucchiere, mi hanno puntato un coltello alla schiena. Poi mi hanno preso a calci anche quando ero a terra. Mi hanno rubato il cellulare e il portafogli, prima di andare via mi hanno sbattuto la borsetta in faccia minaccindomi di non denunciare le violenze subite se no sarebbero venuti a cercarmi. Mi sembra strano che all'ora di punta nessuno si sia accorto di nulla».
Il ragazzo, che è rimasto una notte in ospedale ed è stato dimesso con 5 giorni di prognosi, ha presentato denuncia alla polizia. Gli investigatori stanno ora vagliando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di zona. Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli ha espresso piena solidarietà alla vittima.
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