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Genova, contestazioni contro Casa Pound 7 antagonisti denunciati

Sette militanti della sinistra antagonista dei centri sociali genovesi, di cui 5 lavoratori portuali, sono stati identificati e denunciati dagli uomini della Digos per la contestazione messa in atto lo scorso 2 marzo in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale di Casa Pound al quale aveva preso parte il segretario nazionale nonché candidato premier Simone Di Stefano.
Gli indagati devono rispondere dei reati, di manifestazione non preavvisata, danneggiamento, accensioni pericolose, getto pericoloso di cose, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale.
Lo scorso 2 marzo, a manifestare contro Casa Pound, fu il coordinamento Genova Antifascista, che portò in piazza circa 250 persone. Dalla manifestazione si staccò un gruppo di persone, a volto coperto, che  dopo essersi impossessati di tubi di acciaio in un cantiere avevano rovesciato e bruciato alcuni cassonetti della spazzatura fra corso Buenos Aires e corso Torino e infranto la vetrina di una banca.
Le indagini che hanno permesso agli agenti della Digos di individuare i responsabili dei disordini sono partite dalle immagini delle telecamere della Scientifica e di quelle installate nella zona dal Comune e da alcuni commercianti.

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