Forconi(Fratelli d'Italia) una via intitolata a Sergio Ramelli a Montesilvano
A Montesilvano, comune di oltre 54 mila abitanti della provincia di Pescara, il gruppo dirigente di Fratelli d'Italia guidato da Marco Forconi e Manola Musa ha inoltrato regolare richiesta alla Commissione Toponomastica al fine di intitolare una via della città a Sergio Ramelli.
Richiesta che sarà ufficialmente proposta dal consigliere comunale Aliano, al fine di ricordare la figura di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, vittima di un'aggressione compiuta da militanti della sinistra extraparlamentare, legati ad Avanguardia Operaia.
Sergio Ramelli, non ancora ventenne, fu aggredito nei pressi della sua abitazione il 13 marzo 1975 dai militanti armati di chiave inglese, che dopo averlo ripetutamente colpito alla testa, lo lasciarono esangue. Il ragazzo morì all’Ospedale Maggiore di Milano il 29 aprile 1975.
“Un ragazzo di destra che amava il calcio, la musica, lo studio e la vita in tutta la sua pienezza e che, dopo 47 giorni di agonia per l’aggressione subita, muore il 29 aprile del 1975”, ricorda il gruppo Fratelli d’Italia.
Il senso di questa iniziativa di intitolare una via di Montesilvano a Sergio Ramelli ci viene chiarita, con maggiori dettagli, da una breve nota, diffusa alla stampa, da parte di Marco Forconi e Manola Susa.
“Montesilvano”, dichiarano Musa e Forconi, “dedicando una via ad una vittima innocente degli anni bui della violenza studentesca che si legava ai colori della politica, contribuirebbe ad avviare, con serenità e con appuntamenti storico-culturali già in programma, un sano percorso di pacificazione e di distensione, soprattutto in un periodo politicamente infuocato come quello in cui ci troviamo, evitando di alzare bandiere di un tempo che fu, magari utili per rivendicare una contrapposizione carica di violenza, di odio e di divisione.”
Richiesta che sarà ufficialmente proposta dal consigliere comunale Aliano, al fine di ricordare la figura di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, vittima di un'aggressione compiuta da militanti della sinistra extraparlamentare, legati ad Avanguardia Operaia.
Sergio Ramelli, non ancora ventenne, fu aggredito nei pressi della sua abitazione il 13 marzo 1975 dai militanti armati di chiave inglese, che dopo averlo ripetutamente colpito alla testa, lo lasciarono esangue. Il ragazzo morì all’Ospedale Maggiore di Milano il 29 aprile 1975.
“Un ragazzo di destra che amava il calcio, la musica, lo studio e la vita in tutta la sua pienezza e che, dopo 47 giorni di agonia per l’aggressione subita, muore il 29 aprile del 1975”, ricorda il gruppo Fratelli d’Italia.
Il senso di questa iniziativa di intitolare una via di Montesilvano a Sergio Ramelli ci viene chiarita, con maggiori dettagli, da una breve nota, diffusa alla stampa, da parte di Marco Forconi e Manola Susa.
“Montesilvano”, dichiarano Musa e Forconi, “dedicando una via ad una vittima innocente degli anni bui della violenza studentesca che si legava ai colori della politica, contribuirebbe ad avviare, con serenità e con appuntamenti storico-culturali già in programma, un sano percorso di pacificazione e di distensione, soprattutto in un periodo politicamente infuocato come quello in cui ci troviamo, evitando di alzare bandiere di un tempo che fu, magari utili per rivendicare una contrapposizione carica di violenza, di odio e di divisione.”
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