CasaPound: allenamento di boxe a Villa Bonelli dopo il pestaggio rom
Lo scorso venerdì un ragazzino di 15 anni e la sua fidanzata tredicenne sono stati aggrediti da un gruppo di coetanei Rom a Villa Bonelli, nel quartiere Portuense. Lui è stato malmenato, lei tenuta per i capelli e costretta a guardare quanto stavano facendo al ragazzo.
"La solidarietà verso Daniele è totale e ci mettiamo a disposizione per qualunque forma di assistenza abbiano bisogno per questa orrenda vicenda -spiega Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound Italia.
"In risposta a questo atto vigliacco -continua- oggi abbiamo dato vita ad un allenamento di pugilato in villa, riprendendo - unitamente ai residenti del quartiere - possesso di questa porzione di territorio totalmente abbandonata dalle istituzioni, nonostante proprio a Villa Bonelli siano presenti gli uffici del municipio XI. Abbiamo scelto di organizzare questa iniziativa - in collaborazione con l’ASD Monteverde boxe - perché la disciplina del pugilato è a nostro avviso foriera di messaggi positivi: insegna la disciplina, il sacrificio, il rispetto dell’avversario e l’educazione al coraggio. Tutti valori che, ad oggi, vengono ignorati dalla politica, guardati con diffidenza dai sistemi educativi e talvolta espressamente deprecati dalla comunicazione mainstream".
"A nostro modo di vedere - conclude il responsabile romano di CPI - invece, questa nostra società deve ricominciare a proporre modelli di Uomini e di Donne capaci, tra le altre cose, anche di ribellarsi, fisicamente e non, alle ingiustizie. Perché non è vero che tutto è già deciso, che ci si deve arrendere, che il disimpegno e la fuga sono le uniche cose rimaste da fare. Così come non si possono in alcun modo confondere i concetti di coraggio e di virilità con quello di vigliaccheria: aggredire in branco una coppia di ragazzini è un atto di vigliaccheria. E per far fronte alla vigliaccheria bisogna allenare il coraggio"
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