Assalto al bar di Verona: denunciati 35 napoletani, 15 sono ultras dei Niss
Per l'aggressione avvenuta in un caffè di Verona la polizia scaligera ha denunciato 35 tifosi campani. I fatti risalgono al 5 novembre scorso quando, poco prima dell'inizio di calcio Chievo-Napoli, il Bar Caffè «Oro Bianco», noto ritrovo della tifoseria dell'Hellas Verona, era assaltato da un orda di una trentina di ultras napoletani. Gli assalitori hanno terrorizzato e «tenuto in ostaggio» per quattro minuti gli avventori. Le indagini della Digos scaligera hanno consentito di ricostruire la dinamica del «raid» e di individuare i presunti responsabili.
I testimoni hanno riferito che gli aggressori, alcuni dei quali armati di spranghe e mazze, dopo aver lasciato le auto in mezzo alla strada, hanno lanciato sedie e tavolini contro la porta a vetri d'ingresso, costringendo gli avventori a barricarsi nel bar. Le indagini, coordinate dal pm Beatrice Zanotti e col supporto della polizia di Napoli, si sono avvalse anche dei filmati delle telecamere della città, dei varchi Ztl, dei tabulati telefonici, delle telecamere installate sui tornelli dello stadio. Dal loro esame, compreso quello dei biglietti acquistati per la partita, la polizia ha ricostruito il movimento di ognuno degli indagati ora accusati di danneggiamento aggravato, di violenza privata aggravata dalla minaccia e dalla violenza sulle cose.
Dei 35 denunciati, uno è un avellinese, un altro è un casertano e gli altri 33 della provincia di Napoli, 15 dei quali già sottoposti al Daspo (alcuni per 4 volte). Tra loro anche chi è destinatario di numerosi fogli di via da vari comuni italiani e con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento, istigazione e associazione per delinquere aggravata, devastazione e saccheggio, incendio, sequestro di persona, violenza privata, minaccia e rapina. Tra i denunciati, 15 sono ultras aderenti al gruppo Niss (acronimo di «Niente Incontri Solo Scontri»).
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