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Morsello day. "Come ci manca un uomo come Massimino"


Oggi ricorre il diciassettesimo anniversario della morte del poeta, cantautore, imprenditore, militante nazional-rivoluzionario Massimo Morsello.
Diverse sono le iniziative in suo ricordo, tra cui anche il Memorial Massimo Morsello, giunto all'ottava edizione che si svolgerà a Giugliano in Campania, zona Varcaturo in provincia di Napoli e vedrà protagonisti due giovani realtà della musica alternativa I Figli Venuti Male e i Blitz, rock nazionalista e due solide realtà del panorama musicale antagonista come i DDT (Dodicesima Disposizione Transitoria) e i 1903.
Da Latina, Massimo Perrone che insieme a Massimo Morsello,  Roberto Fiore, Antonio Torre ed altri camerati ha fondato nel 1997 il movimento politico Forza Nuova, ci invia un personale ricordo di Massimino che pubblichiamo volentieri.



Ho conosciuto il poeta, cantautore, militante nazional rivoluzionario Massimo Morsello alle fine del 1996, a Londra. Lo conoscevo di fama, era un vero mito per la nostra generazione di militanti, un fascista ed un cattolico di altri tempi, di un fascismo e di un cattolicesimo popolare, profondamente sentito, che vede nell'aborto, nella libertà sessuale, nelle droghe il rifiuto di accettare la croce che Dio imprime ad ogni uomo, ascoltavo le sue canzoni, che mi ricordavano molto Francesco De Gregori.
Alla fine del 1996 fui suo ospite a cena, in un pub. Una cena che divenne anche occasione di lavoro. Infatti, dopo poco, comincia a lavorare con la Meeting Point, occupando della distribuzione in Italia del Foglio di Lotta, bollettino militante di alcune sezioni della Fiamma Tricolore, che in seguito diedero vita a Forza Nuova.
Lavorando con la Meeting point comincia ad apprezzare anche il Morsello imprenditore, un Re Mida dei tempi moderni, che offriva occasioni di lavoro, a Londra ed anche in Italia, a tanti giovani ragazzi. Un imprenditore atipico che faceva sentire responsabile della attività ogni suo dipendente.
Ho avuto la fortuna di apprezzare il poeta, il cantautore Massimo Morsello, agli inizi del 1998 quando uscì un suo album intitolato la Direzione del Vento. Un album che ebbe un discreto successo di critica ed una ottima visibilità sui media, grazie al genio di Massimo Morsello che pagò una pagina di pubblicità su Il Manifesto, quotidiano comunista che recensì con toni entusiastici questo suo nuovo lavoro discografico. Un album che ho avuto la fortuna di ascoltare prima del tempo, grazie a qualche esibizione live, cantando per amici e camerati e che ho distribuito, in giro per l'Italia, nelle sede di Forza Nuova, di associazioni culturali ed anche in qualche negozio di musica. 
Un imprenditore che aveva cura di tutti i suoi dipendenti, che trattava come se fossero persone di famiglia. Infatti, quando fui sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per l'operazione Thor, contro gli skin dal maggio all'agosto 1998 non c'era giorno in cui Massimo non mi chiamava a casa, per sapere come stavo, moralmente e fisicamente.
In una di queste telefonate, Massimo mi informò di una sua visita medica, grazie alla quale, i dottori gli avevano diagnosticato un brutto male. Sulla cartellina medica dove era indicato la malattia di cui era vittima, mi raccontò che scrisse me ne frego e mi disse : "andiamo avanti, senza sosta e senza tregua, con la buona battaglia politica".
Mi sembra ancora di vederlo ancora quando a Roma, durante il corteo contro il Gay Pride sorrideva sereno e marciava con noi. Poi ogni tanto si fermava, quando nessuno lo stava guardando, per appoggiarsi al suo bastone e rifiatare.
Politicamente lo vidi l'ultima volta a metà dicembre 2000, quando Forza Nuova organizzò una Assemblea Programmatica ed Organizzativa alla quale parteciparono oltre 250 delegati da tutta Italia, oltre a delegazioni di movimenti affini al nostro come la Falange e Npd in Germania. In quell'occasione salì sul palco per un intervento accompagnato da un tripudio di applausi.
Al nostro mondo cosa manca mi chiedo, da diverso tempo. Un mondo che vive una situazione difficile. Manca un autentico Uomo ed un sincero fascista come Massimo Morsello. 









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