Lecis e Balletto appesi, a Cagliari spuntano scritte contro i candidati di CasaPound
Edoardo Lecis ed Enrico Balletto per essere stati, alle scorse elezioni politiche di domenica 4 marzo candidati con Casa Pound Italia sono stati "omaggiati" dagli antagonisti cagliaritani di uno scritta minacciosa dai toni chiari : "Lecis Balletto appesi". Una scritta comparsa sui muri della città sarda nella zona dell'università.
A commentare l'ennesima minaccia da parte degli antagonisti nei confronti di Casa Pound e dei suoi militanti ci pensa Luca Sardara, responsabile cittadino del movimento politico guidato da Simone Di Stefano che in una nota, diffusa alla stampa dichiara: "
Riecco, a pochi mesi dall'inaugurazione della sede di Cagliari dove sui muri universitari della città campeggiavano sempre simili auguri, la consueta pubblicità occulta dei sedicenti antifascisti locali, –che coi soliti metodi vili a loro più congeniali indirizzano le scritte ai nostri due candidati alle scorse elezioni politiche, Edoardo Lecis e Enrico Balletto”.
“Segnali, come il fantoccio a testa in giù appeso il 2 Marzo fuori dall'hotel Regina Margherita a poche ore dalla conferenza del segretario nazionale Simone Di Stefano, precisa Sardara provenienti da una parte politica ormai in via di estinzione, che vive di minacce, atti vandalici e di manifestazioni pubbliche incitanti all'odio, come quella avvenuta ieri a Cagliari in sostegno dell’ insegnante di Torino che, durante una manifestazione antifascista contro CasaPound, ha minacciato di morte le forze dell’ ordine”.
“I loro tentativi di alzare la tensione non troveranno altra risposta, né da parte nostra né da parte dei cittadini cagliaritani conclude Sardara se non quella di proseguire con maggiore enfasi le nostre attività quotidiane alla luce del sole, in sostegno del popolo sardo e di quello italiano.
A commentare l'ennesima minaccia da parte degli antagonisti nei confronti di Casa Pound e dei suoi militanti ci pensa Luca Sardara, responsabile cittadino del movimento politico guidato da Simone Di Stefano che in una nota, diffusa alla stampa dichiara: "
Riecco, a pochi mesi dall'inaugurazione della sede di Cagliari dove sui muri universitari della città campeggiavano sempre simili auguri, la consueta pubblicità occulta dei sedicenti antifascisti locali, –che coi soliti metodi vili a loro più congeniali indirizzano le scritte ai nostri due candidati alle scorse elezioni politiche, Edoardo Lecis e Enrico Balletto”.
“Segnali, come il fantoccio a testa in giù appeso il 2 Marzo fuori dall'hotel Regina Margherita a poche ore dalla conferenza del segretario nazionale Simone Di Stefano, precisa Sardara provenienti da una parte politica ormai in via di estinzione, che vive di minacce, atti vandalici e di manifestazioni pubbliche incitanti all'odio, come quella avvenuta ieri a Cagliari in sostegno dell’ insegnante di Torino che, durante una manifestazione antifascista contro CasaPound, ha minacciato di morte le forze dell’ ordine”.
“I loro tentativi di alzare la tensione non troveranno altra risposta, né da parte nostra né da parte dei cittadini cagliaritani conclude Sardara se non quella di proseguire con maggiore enfasi le nostre attività quotidiane alla luce del sole, in sostegno del popolo sardo e di quello italiano.
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