Front National, Marine ha cambiato il partito, ora cambia il nome
Si è aperto questa mattina a Lille, nel nord della Francia, un congresso cruciale per il Front National, ancora sotto shock per il risultato sotto le aspettative alle ultime presidenziali e la successiva sconfitta alle elezioni politiche.
Marine Le Pen, leader indiscussa del Front National, è determinata a ribattezzare il partito fondato dal padre Jean Marie nel lontano 1972. D'altronde il Front national ha cambiato natura, per cui bisogna che questo cambiamento di natura si rispecchi anche in un cambiamento del nome.
Circolano diversi nomi, tra cui anche quello di Alliance National ma Marine ne ha uno soltanto in testa che svelerà nel suo discorso di chiusura del congresso nazionale del partito previsto per la giornata di domenica.
"Siamo un nuovo movimento che ha per vocazione di consolidare una base", ha ripetuto Marine Le Pen, riconoscendo così le ragioni del suo ex braccio destro, Florian Philippot, che adesso ha fondato il partito "Les Patriotes", sottraendolo così a Marine. Anche il nome "Front", da solo, non piace più alla presidente, che lo trova "militaresco". Bocciata anche la proposta di Gilbert Collard, per "Les Nationaux". Il più gettonato dagli osservatori resta a questo punto "Rassemblement national", fusione di "Front national" e "Rassemblement bleu marine".
Contro tutto e tutti tuona intanto Jean-Marie Le Pen, fondatore del partito e padre di Marine, con la quale ormai è in rotta di collisione totale: il cambio di nome, a suo parere, non è altro che un "tradimento" e un "suicidio politico". "Il nome di un movimento è anche una parte della sua sostanza, la sua anima, e nessuno ha il diritto di cancellarlo", ha dichiarato il quasi novantenne politico francese
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