Schio: contestazione no global al gazebo di Casa Pound
I frequentatori del mercato di Schio, comune di quasi 40 mila abitanti della provincia di Vicenza hanno trascorso un sabato mattina davvero movimentato.
Casa Pound Italia ha allestito, in piazza Garibaldi, un gazebo ed ha distribuito alla cittadinanza volanti con il programma elettorale del movimento.
A controllare il regolare svolgimento della manifestazione elettorale c'erano uomini delle forze dell'ordine tra carabinieri e polizia locale.
Verso le 11 una quindicina di militanti della galassia no-global, con il centro sociale Arcadia in prima fila sono giunti ad una decina di metri dal gazebo del movimento della tartaruga frecciata protestando per la presenza in piazza dei militanti di estrema destra.
Un assembramento improvvisato, ma controllato dalle forze dell’ordine, che comunque ha suscitato apprensione e un certo fuggi-fuggi di non pochi frequentatori del mercato.
Appena abbiamo saputo della presenza dei fascisti del terzo millennio di Casa Pound in piazza Garibaldi, dichiara Jacopo Borga, leader di Arcadia,siamo scesi in strada per dire il nostro forte no all'iniziativa di Casa Pound. D'altronde il fascismo è fuori legge e Casa Pound scende in piazza per fare politica.
Non manca la replica di Alex Dalla Costa di Casa Pound per l’Alto Vicentino. «Con il gazebo, regolarmente autorizzato, questa mattina facciamo la nostra politica a favore degli italiani, sopratutto dei poveri e disagiati. Oggi la nostra presenza a Schio è autorizzata, non così quella dei nostri contendenti».
Casa Pound si giustifica? Perché? La dinamica dei fatti è chiara, la teppaglia rossa ha cercato lo scontro fisico. Quando la galassia "neofascista" attuale imparerà a menate per difendersi (e solo per difendersi) come ai tempi del M.S.I., avrà conquistato un minimo di rispetto popolare. Le folle, inconsciamente, rispettano chi mena, non chi viene menato...
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