La Questura sposta il comizio di Forza Nuova ed evita gli scontri a Venezia
Si è concluso senza incidenti il confronto veneziano tra Forza Nuova e gli antifascisti decisi a impedire la manifestazione elettorale del movimento guidato da Roberto Fiore. A scongiurare lo showdown la decisione della Questura di spostare all'ultimo momento il luogo del comizio neofascista, evitando così che si incrociassero le fazioni contrapposte. Forza Nuova aveva da tempo chiesto di poter tenere il comizio a Santa Geremia e LeU ne aveva indetto uno un paio d'ore prima davanti alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, il punto di accesso all'isola, e a poche centinaia di metri dalla piazza prenotata dai neofascisti. Ad aumentare il pericolo di incidenti la presenza annunciata degli esponenti dei centri sociali veneziani per impedire il raduno avversario.
La soluzione trovata dalla Questura è stata di spostare la manifestazione di Forza Nuova in rivaCa' di Dio, a più di 3 chilometri dal presidio antifascista. Come già a Bologna la mobilitazione antifascista ha portato molti più attivisti in piazza, con bandiere, striscioni e slogan antifascisti. Al grido di “siamo tutti antifascisti”, i militanti di sinistra hanno sfilato poi per le vie del centro fino in Campo Santa Margherita. Nel frattempo, i forzanovisti sono giunti vicino all'Arsenale per presentare il programma elettorale senza problemi, come già avevano fatto in mattinata a Vicenza e Padova. Famiglia, sicurezza e immigrazione al centro dei temi. Ha quindi funzionato il rigido dispositivo di controllo degli accessi alla città organizzato dalla Questura per scongiurare incidenti, a partire dalla terraferma e grazie ai posti di blocco sul Ponte della Libertà che collega terraferma e città insulare.
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