Il filosofo Fusaro ed il "talebano"Fratus aderiscono alla rete Cultura identità
Mercoledì 6 febbraio al teatro Manzoni, a Milano, con inizio alle ore 17 verrà presentata alla stampa ed all'opinione pubblica la rete Cultura Identità. Una rete nata, secondo gli ideatori, per non cadere vittime di una globalizzazione studiata a tavolino, che impone un pensiero unico dominante, non accettando e non rispettando le singole identità. L'obiettivo della rete è quello di fare sistema tra cittadini,operatori culturali, artisti, imprenditori che hanno a cuore il destino dell'Italia promuovendo incontri ed iniziative culturali, rilanciando una battaglia per un settore come quello artistico umiliato dall'ultimo governo.Tra i primi ad aderire al progetto Cultura Identità sono il filosofo Diego Fusaro ed il sociologo Fabrizio Fratus animatore del laboratorio politico culturale Il Talebano.
Il filosofo Fusaro spiegherà come identità e cultura rappresentano l'argine al dilagare del capitale che nega la bellezza e la varietà dei popoli per rendere tutti atomi privi di potere in un mondo, purtroppo, dominato solamente dal dio denaro.
Il filosofo Fusaro spiegherà come identità e cultura rappresentano l'argine al dilagare del capitale che nega la bellezza e la varietà dei popoli per rendere tutti atomi privi di potere in un mondo, purtroppo, dominato solamente dal dio denaro.
Il sociologo Fabrizio Fratus, autore di un interessante saggio Oltre la destra e oltre la sinistra sovranisti del nuovo millenio, animatore de Il Talebano, laboratorio culturale nato nel 2009 che produce analisi, strategie, proposte finalizzate a promuovere una società sviluppata secondo il principio di Comunità spiegherà ai presenti il perché del nome Il Talebano evidenziando chi davvero sono i talebani, uomini che difendono la loro cultura, identità, tradizione, i loro usi e costumi millenari da una globalizzazione che li vuole individui soli e pronti a consumare passivamente prodotti inutili di una società priva di senso.
Una società, la nostra. che ha perso ogni rapporto con il sacro.
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