Forza Nuova a difesa di Piazzale Tecchio paragona De Magistris a Platinette
Piazzale Vincenzo Tecchio, nel popoloso e popolare quartiere di Fuorigrotta, in tempi rapidi, diventerà piazza Giorgio Ascarelli. Ad annunciarlo, pochi giorni fa, alla stampa ed all'opinione pubblica, è stato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris a margine della deposizione di una corona d'alloro in ricordo di Luciana Pacifici, la bambina napoletana di pochi mesi vittima della ferocia nazista, morta nel 1944 ad Auschwitz.
La scelta di cambiare l'attuale denominazione del piazzale di Fuorigrotta ha un valore altamente simbolico. Infatti, negli anni 50 il piazzale fu intitolato a Pasquale Tecchio, ex segretario provinciale del Partito Nazionale Fascista e presidente della Mostra d'Oltremare quando fu inaugurata nel 1940.
Tra pochi mesi, il piazzale dovrebbe intitolarsi, salvo sorprese piazzale Giorgio Ascarelli, industriale napoletano di origine ebree, fondatore nel 1926 dell' Associazione Calcio Napoli.
Una scelta, quella di cambiare nome ad uno storico piazzale di Fuorigrotta che trova tutto il consiglio comunale d'accordo, dagli antagonisti dei centri sociali a Fratelli d'Italia ma che non piace ai militanti di Forza Nuova.
Infatti, i militanti del movimento politico guidato da Roberto Fiore, candidati alle prossime elezioni politiche di domenica 4 marzo, nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 febbraio, a piazzale Tecchio, nei pressi della stazione ferroviaria Campi Flegrei hanno affisso il seguente striscione : La storia non si rinnega, De Magistris come Platinette.
Il senso di questa iniziativa ci viene brevemente chiarito da Salvatore Pacella, responsabile partenopeo di Forza Nuova che dichiara: con lo striscione abbiamo voluto precisare come la storia di Napoli non si rinnega, specie quella di uomo del calibro dell'avvocato Tecchio ed abbiamo voluto paragonare il primo cittadino a Platinette perché la sua politica e le sue affermazioni sono pari a quelle di un comico del calibro di Platinette.
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