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La parabola di Imposimato, da grande inquisitore a teorico del complotto

La morte di Ferdinando Imposimato ci ricorda che c'è sempre qualcuno che ti schiaccia nella tua condizione di "terrone". Da grande inquirente antiterrorismo a parlamentare del Pci-Pds-Ds aveva lavorato alla costruzione del senso comune sul sequestro Moro e le Brigate rosse. Arrivato in pensione aveva scritto uno dei peggiori lavori sui "55 giorni", in cui si era pure messo a rilanciare una clamorosa bufala, come ricorda il quotidiano online Next:
Altro che rivelazioni inedite ed esclusive in grado di far luce sul caso Moro. Dietro le principali novità del libro «I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia» di Ferdinando Imposimato si nasconde una fonte che per la procura di Roma è un impostore. Di più un calunniatore. Si tratta dell’ex brigadiere della Guardia di finanza in pensione Giovanni Ladu, 57 anni, cagliaritano di origini ma residente da tempo a Novara, che con l’autore del libro si è spacciato per un ufficiale di Gladio con nome da battaglia Oscar Puddu. L’inchiesta a cura del pm Luca Palamara rivela che dietro le email ricevute da Imposimato – che da giudice istruttore si occupò del sequestro Moro – a firma Oscar Puddu c’è in realtà Ladu. Il quale già nel 2008 contattò Imposimato, dopo aver letto il suo libro sempre su Moro «Doveva morire», e gli consegnò un memoria dattiloscritta su particolari relativi al sequestro dell’ex presidente della Democrazia cristiana. Ladu all’epoca consegnò lo stesso documento anche alla Procura di Roma. Vennero aperte delle indagini ma il caso fu poi archiviato. Oggi invece Ladu – che sotto le mentite spoglie di Puddu, ha ripetuto, arricchendoli, i vecchi racconti – viene indagato per calunnia, avendo appunto infangato molte persone. Si legge infatti nel decreto di perquisizione che Puddu-Ladu «incolpava, pur sapendoli innocenti, i vertici istituzionali e militari, nonché le autorità di polizia giudiziaria dell’epoca, di essere stati a conoscenza del luogo nel quale l’onorevole Aldo Moro era tenuto ostaggio della Brigate Rosse».
Non contento di questo tonfo si è dato da fare, sul fronte della propaganda complottista e paranoide, sull'altro grande mistero di Italia, la strage di piazza Fontana: tutta la strategia della tensione è stata gestita dal gruppo Bildberg, una lobby transnazionale che è al centro dei deliri cospirativi dell'estrema destra. Il suo approdo in area grillina - che per ben due volte l'ha candidato al Quirinale - è stato del tutto naturale. Eppure poche settimane fa gli è toccato il disonore di essere citato, nella relazione Fioroni che conclude la misera vicenda della terza commissione Moro, come il magistrato che ha collaborato con Valerio Morucci, Cossiga&Pecchioli e pezzi di Vaticano e servizi segreti a costruire la mezza verità che conosciamo sul sequestro e la morte dei presidente dc...

1 commento:

  1. Citazione:
    "Si legge infatti nel decreto di perquisizione che Puddu-Ladu «incolpava, pur sapendoli innocenti, i vertici istituzionali e militari, nonché le autorità di polizia giudiziaria dell’epoca, di essere stati a conoscenza del luogo nel quale l’onorevole Aldo Moro era tenuto ostaggio della Brigate Rosse»".
    Mio commento: da quando in qua la Procura di Roma è diventata un faro di verità?

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