Il fallimento di Noi con Salvini a Caserta. Le dimissioni di Enrico Trapassi e di tutti i dirigenti provinciali
La candidatura nel collegio di Aversa, in quota Lega, dell'onorevole Pina Castiello, deputata di Alleanza Nazionale prima, del Popolo delle libertà poi, approdata nelle file di Noi con Salvini costola centromeridionale della Lega Nord continua a provocare divisioni e spaccature.
Una scelta, quella dell'esponente leghista non particolarmente gradita a dirigenti degli altri partiti che compongono il centro destra nell'agro aversano, Forza Italia e Fratelli d'Italia, in primis ma sopratutto ai cittadini che dovrebbero votare il solito nome calato dall'alto.Una scelta che mortifica la locale classe dirigente del centro destra che nell'agro aversano ha diversi esponenti competenti e radicati nel territorio come per esempio Gimmy Cangiano, consigliere nazionale di Fratelli d'Italia, il più votato della lista alle scorse elezioni regionali con 6722 voti di preferenza o anche lo stesso presidente della provincia di Caserta, Giorgio Magliocca
Una scelta che ha provocato malumori anche tra i leghisti di Terra di lavoro.
Infatti, alla vigilia della presentazione delle liste, nella sede del comitato provinciale di Noi con Salvini c'è stato un vero e proprio terremoto politico. Il coordinatore provinciale Dott Enrico Trapassi, l'intero comitato provinciale hanno rassegnato le dimissioni dal partito di Matteo Salvini e contestualmente hanno dato vita ad un nuovo movimento civico denominato Azione e Partecipazione.
Nella prima conferenza stampa, fatta in occasione della presentazione di Noi con Salvini, in provincia di Caserta, ricorda Trapassi, dissi che questo partito sarebbe stato fatto dalla gente e non dagli apparati e non avremmo mai partecipato a qualcosa che diventasse solo una organizzazione elettorale.
In assoluta coerenza, precisa Trapassi, con questa posizione e con l’agire che ci ha caratterizzato in questi anni, ancora pochi giorni fa il nostro gruppo dirigente ha scritto un documento , inviato ai vertici del partito, in cui si e’ ribadito che tutto ciò passava anche per la condivisione di scelte relative alle candidature , che non potevano perdere di vista criteri di merito e di territorialità.
Poiché non riteniamo che ,precisa Trapassi, ancor pi che in un momento politico come quello che stiamo attraversando , si possa annunciare un cambiamento senza testimoniarlo davvero, e poiche ‘ non intendiamo accodarci a logiche che ci sono estranee e contro le quali abbiamo sempre combattuto, pensiamo che l’unico atto possibile siano le dimissioni complete di tutta la classe dirigente del partito.Questo rappresenta per noi un atto doveroso ed imprescindibile per cio’ che vogliamo continuare a fare per il nostro territorio”.
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