CasaPound, la sede nazionale di Roma prossima allo sgombero
CasaPound sarà sgomberata. L’edificio di via Napoleone III, a Roma, che da ormai quasi quindici anni è diventata la sede nazionale del movimento della tartaruga frecciata è stato inserito nella lista di immobili prioritari da liberare compilata dal ministero degli Interni come ci conferma un articolo del quotidiano romano Il Messaggero.
Dopo esser stato inserito nella lista degli immobili occupati compilata dall’ex prefetto Tronca, ora la sede di CasaPound è stata oggetto di una riunione del comitato metropolitano di Roma, l’organismo che riunisce il prefetto, il sindaco della capitale, il presidente della regione e altri esponenti istituzionali del territorio, che discute di temi relativi alla sicurezza urbana.
L’edificio di via Napoleone III, occupato dai militanti della tartaruga frecciata, che ai tempi del fascismo ospitava l’Ente Nazionale per l’istruzione Media e Superiore, appartiene al Demanio, a cui è sottratto da ormai quindici anni.
Attualmente a via Napolone III vivono numerose famiglie, rigorosamente italiane, e l’immobile è il cuore del movimento di Gianluca Iannone e Simone Di Stefano.
Infatti la maggior parte delle iniziative romane del movimento si svolge nella sede occupata che si trova nel quartiere Esquilino, poco distante dalla stazione Termini di Roma.
Come ci conferma l'articolo del Messaggero la sede di CasaPound non sarà sgomberata nelle prossime settimane, anche per evitare ricadute sulla campagna elettorale. La decisione sulla liberazione dell’immobile del Demanio è stata però preso, anche su impulso della magistratura che ritiene prioritario sgomberare via Napoleone III e restituirla ai legittimi proprietari, lo Stato.
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