Anche la Cgil invasa dai fascisti.Indagini in corso su delegati fans del Duce
In vista delle prossime elezioni politiche, previste per domenica 4 marzo, la Confederazione Generale del lavoro, la principale organizzazione sindacale italiana, insieme ad altre 23 associazioni ha lanciato un appello per un Parlamento senza fascisti.
Anche la leader Susanna Camusso, si è schierata contro "l'onda nera" che si sarebbe abbattuta sul nostro paese.
Un appello denominato Mai più fascismi che non è il solito appello di memoria. Infatti con tale iniziativa i proponenti chiedono al ministro Minniti di sciogliere sulla base delle leggi esistenti, tutte le organizzazione di ispirazione fascista e nazista.
Per uno strano scherzo del destino, la Cgil che ha aderito all'appello mai più fascismi, si trova con il problema della presenza di fascisti tra le loro file. Grazie al quotidiano torinese La Stampa, siamo venuti a conoscenza dell'esistenza di due indagini interne al sindacato che riguardano più delegati che nella vita reale sono sindacalisti mentre nella vita virtuale di Facebook sono simpatizzanti di Benito Mussolini.
Queste persone, di cui non sono state rese note le generalità, sul principale social network avrebbero più volte postato saluti romani, immagini nostalgici e slogan fascisti.
Un problema davvero serio per un sindacato storicamente di sinistra che ha sempre fatto dei valori dell'antifascismo una delle sue principali battaglie.
Il primo caso di fascista nella Cgil sarebbe stato accertato alla fine del 2017. Si tratta di un delegato, eletto nel direttivo della sua categoria, subito convocato in sede per chiarimenti circa la sua attività sui social network.
Le sue spiegazioni non sarebbero state considerati soddisfacenti e pertanto, l'uomo è stato costretto a dimettersi dal suo incarico.
In questi giorni, i vertici della Cgil stanno valutando il caso di più delegati del sindacato di una grande azienda che sui loro profili, avrebbero svolto attività analoga al delegato costretto alle dimissioni.
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