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7 gennaio 1978/7. Acca Larentia. "Perché non vado alla manifestazione 'unitaria'".


Non ci sarà solo la manifestazione unitaria del pomeriggio per commemorare la strage di Acca Larentia. Due gli appuntamenti la mattina del 7 gennaio al Verano:

Avanguardia Nazionale

Da tempo, nelle scadenze rituali (25 aprile, 28 aprile, 28 ottobre, 7 gennaio) la comunità di Avanguardia nazionale, che si è ricostituita da anni intorno all'indiscussa leadership di Stefano delle Chiaie, organizza cerimonie commemorative per i "martiri della rivoluzione fascista". Come già per l'ultimo anniversario della marcia su Roma, l'appuntamento è alla Cappella del Verano a essi dedicati. Anche questa volta, non ci saranno soltanto avanguardisti. Un "missino della vecchia guardia", già federale del Msi barese, Giacinto Reale, spiega perché ha scelto di essere presente domani al Verano:


Avevo sperato in una manifestazione “effettivamente” unitaria a ricordo dei fatti del 7 gennaio, ma sono rimasto deluso dalla scoperta che si tratta di una manifestazione di un movimento solo, con l’aggiunta di qualche lupo solitario dei vecchi tempi, che rappresenta solo se stesso.....e poi, chi c'è, c'è, come a  una scampagnata Più correttamente, credo invece che una manifestazione sia "unitaria" quando tanti, diversi, vi partecipano nella fierezza della loro diversità, che si esalta e si annulla nella specialissima circostanza (e quale, meglio della commemorazione dei caduti ?) sennò è un fallito melting pot in sedicesimo. Allora....”mi sono organizzato”. Io, vecchio missino non pentito, andrò alla cerimonia di Avanguardia Nazionale al Verano...e dire che con quelli di Avanguardia, ai bei tempi, ci ho fatto tante polemiche. (..)
Perché questo eravamo “camerati” prima di tutto e innanzitutto. Il massimo che avrò pensato di quelli di Avanguardia (e loro di me) in qualche occasione sarà stato che si trattasse di “camerati che sbagliavano”, dove il verbo cedeva prepotentemente il passo al sostantivo qualificativo.
Diciamo la verità, in quel raduno spontaneista che pare sia la manifestazione di domani pomeriggio, forte sarebbe stato il rischio di trovarmi a fianco di qualche sbarbatello che –senza sapere né leggere né scrivere, come si dice dalla mie parti- pensa che “MSI e Avanguardia erano negli anni settanta a libro paga del Viminale” o ripete la tesi di un esponente di vertice che affermò, poco tempo fa, di “disprezzare ed odiare” chi crede nell’unità d’area. Allora, ognuno con i suoi...e poi, a dirla tutta, qualche mese fa, analoga cerimonia in analogo luogo, finì con l’incarrozzamento (una volta si diceva così) dei partecipanti, rei di “saluti romani” e il successivo fermo in questura. Emozione che non provo da quasi 50 anni..... e non mi resta più molto tempo ancora...hai visto mai ? 

I Gabbiani
"Come da 37 anni - mi spiega Gloria Sabatini - andiamo al Verano a omaggiare i nostri Fratelli maggiori, a mettere un fiore sulle loro tombe, a trarre nuova linfa dal loro sacrificio. Ragazzi, giovani donne, vecchietti e bambini: saremo in tanti perché quei morti appartengono alla storia d’Italia non di una parte. Le note di un violino ci faranno compagnia. Appuntamento alle ore 9,30 all’entrata principale del Verano. Per le 13 sarà finito".
Uno dei caduti ad Acca Larentia, Stefano Recchioni era militante del Fronte della Gioventù di Colle Oppio, la sezione storica del Msi che poi negli anni successivi è diventato il santuario dei Gabbiani, la comunità che ruota intorno alla leadership carismatica di Fabio Rampelli e che oggi esprime la leader dei Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni 


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