In memoria di Pietro Carini, il ricordo militante di Livio Apicella
Pietro Carini, fondatore della libreria delle edizioni di Ar a Salerno e del blog readingclass.com, occhio per occhio libro per libro, dopo aver combattuto strenuamente una brutta malattia, è andato oltre.
Sabato 9 novembre sono previsti, con inizio alle ore 11 presso la chiesa del Ss Crocifisso i funerali.
Livio Apicella, un quadro storico della destra radicale salernitana, ci ha inviato un ricordo militante di Pietro Carini che pubblichiamo per intero.
Ciao Pietro,
in questi ultimi anni, in cui hai patito tanto, pensavo di essere riuscito ad “abituarmi” all’idea che, prima o poi, ci avresti lasciato; eppure non ci riesco, perché il dolore è tanto! Come tanti sono i ricordi, che in questo momento si confondono nella memoria, si affollano e si sovrappongono luoghi, persone, anni.
Te ne vai nel mese del Solstizio d’inverno, Te ne vai e ci mancherai.
Per rincuorarmi voglio chiudere gli occhi e sentire l’odore dei libri, spaziare tra gli scaffali…da Via La Francesca a Largo Dogana Regia, hai migliorato l’offerta culturale di questa città, sapendo che nessuno Ti avrebbe mai ringraziato.
Devo ringraziarTi, a nome di due generazioni di militanti, senza la Libreria Ar saremmo stati molto più inconsapevoli, insicuri e superficiali.
Mi sembra di rivederci, quando andavamo a Roma alla Libreria Europa e tornavamo carichi di libri e riviste; penso sempre a come sarebbe stata la Tua militanza culturale se venticinque anni fa ci fosse stato internet, quante cose avresti potuto fare, invece la Tua era una militanza culturale “artigianale”, con pacchi di libri in partenza ed in arrivo.
Non ce lo dicevamo spesso ma, in fondo, abbiamo sempre diviso il mondo in “i nostri” e “resto del mondo”, senza sapere che le maggiori delusioni ce le avrebbero date proprio “i nostri”.
Il disincanto degli ultimi anni, era il segno di una raggiunta consapevolezza, di una maturità, di un equilibrio, raggiunto con anni di approfondimenti, di esperienze, di delusioni e di soddisfazioni.
Muori sereno Pietro, hai combattuto la Buona Battaglia, sempre! Con coerenza, con impegno, lottando contro l’ignoranza e la superficialità, ma soprattutto contro la sciatteria, l’approssimazione e la banalità.
Eri una persona “complessa”, forse “complicata”, sicuramente determinata! I semi che hai diffuso non sono caduti su terreno arido, l’opera continuerà.
Coloro che hanno avuto il piacere e l’Onore di conoscerTi, non Ti dimenticheranno mai, non dimenticherò la gratitudine che Ti devo, perché è anche grazie a Te se oggi sono quel che sono, se ho fatto quel che ho fatto…se rifarei tutto! Grazie per i consigli, per i pomeriggi in libreria, per le presentazioni, per i banchetti, le conferenze e poi per i libri, i nostri cari ed amati libri.
Mi sembra tutto così strano ed irreale, come l’ingratitudine che hai subito, come il Destino beffardo che Ti ha martoriato; eppure oggi Ti voglio immaginare irriverente e beffardo, con un sorriso appena accennato, appoggiato ad una colonna pagana, di fianco ad un’immagine Sacra, leggendo, aspettando, sognando e ragionando…ma la ragione non ha tutte le risposte.
Non ci sono risposte a questo dolore.
Ciao Pietro, ci ritroveremo un giorno, grazie di tutto.
Cameratescamente Ti abbraccio amico mio.
Tuo Livio
Ciao Pietro,
in questi ultimi anni, in cui hai patito tanto, pensavo di essere riuscito ad “abituarmi” all’idea che, prima o poi, ci avresti lasciato; eppure non ci riesco, perché il dolore è tanto! Come tanti sono i ricordi, che in questo momento si confondono nella memoria, si affollano e si sovrappongono luoghi, persone, anni.
Te ne vai nel mese del Solstizio d’inverno, Te ne vai e ci mancherai.
Per rincuorarmi voglio chiudere gli occhi e sentire l’odore dei libri, spaziare tra gli scaffali…da Via La Francesca a Largo Dogana Regia, hai migliorato l’offerta culturale di questa città, sapendo che nessuno Ti avrebbe mai ringraziato.
Devo ringraziarTi, a nome di due generazioni di militanti, senza la Libreria Ar saremmo stati molto più inconsapevoli, insicuri e superficiali.
Mi sembra di rivederci, quando andavamo a Roma alla Libreria Europa e tornavamo carichi di libri e riviste; penso sempre a come sarebbe stata la Tua militanza culturale se venticinque anni fa ci fosse stato internet, quante cose avresti potuto fare, invece la Tua era una militanza culturale “artigianale”, con pacchi di libri in partenza ed in arrivo.
Non ce lo dicevamo spesso ma, in fondo, abbiamo sempre diviso il mondo in “i nostri” e “resto del mondo”, senza sapere che le maggiori delusioni ce le avrebbero date proprio “i nostri”.
Il disincanto degli ultimi anni, era il segno di una raggiunta consapevolezza, di una maturità, di un equilibrio, raggiunto con anni di approfondimenti, di esperienze, di delusioni e di soddisfazioni.
Muori sereno Pietro, hai combattuto la Buona Battaglia, sempre! Con coerenza, con impegno, lottando contro l’ignoranza e la superficialità, ma soprattutto contro la sciatteria, l’approssimazione e la banalità.
Eri una persona “complessa”, forse “complicata”, sicuramente determinata! I semi che hai diffuso non sono caduti su terreno arido, l’opera continuerà.
Coloro che hanno avuto il piacere e l’Onore di conoscerTi, non Ti dimenticheranno mai, non dimenticherò la gratitudine che Ti devo, perché è anche grazie a Te se oggi sono quel che sono, se ho fatto quel che ho fatto…se rifarei tutto! Grazie per i consigli, per i pomeriggi in libreria, per le presentazioni, per i banchetti, le conferenze e poi per i libri, i nostri cari ed amati libri.
Mi sembra tutto così strano ed irreale, come l’ingratitudine che hai subito, come il Destino beffardo che Ti ha martoriato; eppure oggi Ti voglio immaginare irriverente e beffardo, con un sorriso appena accennato, appoggiato ad una colonna pagana, di fianco ad un’immagine Sacra, leggendo, aspettando, sognando e ragionando…ma la ragione non ha tutte le risposte.
Non ci sono risposte a questo dolore.
Ciao Pietro, ci ritroveremo un giorno, grazie di tutto.
Cameratescamente Ti abbraccio amico mio.
Tuo Livio
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