Biassono (Mb): il capo dei vigili in divisa da nazista torna al comando dopo un anno
(G.p) Giorgio Piacentini, dopo un anno di purgatorio per colpa di una fotografia pubblicata sul principale social network che lo ritraeva con una divisa nazista, è tornato a comandare la polizia locale di Biassono comune di poco più di 12 mila abitanti in provincia di Monza.
La decisione, dopo il declassamento ad agente semplice deciso dodici mesi fa dal sindaco leghista del comune brianzolo Luciano Casiraghi, è stata adottata dallo stesso «borgomastro», e ha provocato il conseguente sdegno dell’associazione nazionale partigiani d'Italia che tramite il presidente della locale sezione Antonella Tremolada ha dichiarato: «non condividiamo la scelta dell’amministrazione di reintegrare Piacentini nel ruolo di comando. Quello che ha fatto non può essere considerato una bravata. Ha offeso i biassonesi e la memoria dei deportati. La fotografia con indosso la divisa nazista ha generato sentimenti di sdegno e causato un clima di generale pubblica mancanza di fiducia nei suoi confronti».
Il 6 gennaio scorso, Giorgio Piacentini aveva postato sul suo profilo Facebookuna foto in cui indossava una divisa da ufficiale nazista. In calce alla foto un commento: «Proporrò al sindaco di istituire un corpo di polizia così, risolveremmo tanti problemi».
Il 6 gennaio scorso, Giorgio Piacentini aveva postato sul suo profilo Facebookuna foto in cui indossava una divisa da ufficiale nazista. In calce alla foto un commento: «Proporrò al sindaco di istituire un corpo di polizia così, risolveremmo tanti problemi».
Travolto da una bufera di polemiche, Piacentini aveva replicato di essere un appassionato di divise (è membro di un’associazione di appassionati di rievocazioni storiche), e che il suo gesto era stato «goliardico». Spiegazione che non gli aveva evitato di essere degradato ad agente semplice.
Ora finalmente il reintegro al comando, che il sindaco Casiraghi ha giustificato sostenendo che il vigile «si è sempre comportato bene in questi mesi e non ha mai smesso di chiedere scusa per quella fotografia. Inoltre, ha deciso di non fare ricorso contro il Comune dopo essere stato ridimensionato e in questi mesi ha sempre lavorato correttamente».
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