Trieste, sabato in piazza Femministe e Forza Nuova. La Questura limita il corteo femmista
Si prospetta un sabato pomeriggio carico di tensioni a Trieste, perché nella stessa giornata, a distanza di solo mezz'ora l'una dall'altra si svolgeranno due distinte manifestazioni. La prima, quella della rete femminista Non una di Meno, con ritrovo alle 16 in piazza della Borsa, la seconda, quella di Forza Nuova, che ha organizzato un presidio, con tanto di gazebo, megafono, striscioni, bandiere, che inizierà alle ore 16,30 nella vicina via delle Torri.
Le femministe manifesteranno per dire no alla violenza sulle donne, mentre i militanti del movimento politico guidato da Roberto Fiore ribadiranno il loro allo ius soli.
Per scongiurare qualsiasi rischio legato a un eventuale contatto tra i manifestanti, a, la Questura ha deciso di limitare lo spazio in cui potrà svolgersi il corteo femminista, scatenando l'ira della reteNon una di meno che in una nota, diffusa alla stampa, afferma:
Per decisione della Questura una larga fetta del centro cittadino ci sarà interdetta. La nostra iniziativa infatti si svolge in contemporanea a un presidio di Forza Nuova, formazione che si dichiara apertamente fascista. Le due manifestazioni vengono considerate incompatibili, e su questo non possiamo che concordare: neofascismo e violenza di genere vanno da sempre a braccetto».Il problema però, continua il comunicato, è che la Questura proibisce a Non Una di Meno l’accesso a buona parte delle vie principali della città, anche molto distanti dalle bandiere di Forza Nuova
«Lo spazio pubblico ci è interdetto “per la nostra protezione”, conclude il comunicato.
Così ancora una volta, con la scusa di proteggerci, vorrebbero silenziarci. Ancora una volta la risposta a una minaccia per le donne (e il neofascismo è, a tutti gli effetti, una minaccia per le donne) è l’interdizione delle donne stesse. No, grazie – conclude il collettivo –, non vogliamo la vostra protezione».
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