Addio Sandro, il giornalista dei "misteri d'Italia"
La collega Stefania Limiti, dalle colonne de Il Fatto Quotidiano, ricorda il giornalista e scrittore Sandro Provvisionato, con il quale ha scritto Complici, il caso Moro il patto segreto tra Dc e Br, andato oltre due giorni fa, a soli 66 anni.
Ricordo che pubblichiamo volentieri e per intero.
"Sai cosa non sopporto? Che giornalisti o magistrati si innamorino delle loro tesi. Cosi si perde di vista la verità".
In queste poche parole c'è tutto il senso di come si fa una inchiesta secondo un maestro del genere, Sandro Provvisionato, scomparso due giorni fa, a 66 anni.
Era molto orgoglioso di essere stato il direttore di Radio Città Futura, luogo di incontro dei movimenti degli anni 70 a Roma: da lì si portò dietro l'animo libertario e l'interesse professionale per il terrorismo che indagò a fondo, soprattutto nelle interferenze "gradite" al potere- scrisse con Adalberto Badaloni Anni di Piombo (Sperling & Kupfer 2009), tentativo di lettura unitaria del fenomeno dal 68 agli anni 80.
Lucinda e attuale la sua analisi della Banda della Uno Bianca in Giustizieri sanguinari (Tullio Pironti 1995).
Caporedattore dell'Ansa, dal 1989 inviato per L'Europeo in Iraq, Libano e Balcani, esperienza che racconto in Uck, l'armata dell'ombra pubblicata per la Gamberetti di Stefano Chiarini, libro che sintetizza le mostruosità della distruzione dell'ex Jugoslavia. Nel 1993 capocronista del Tg5 poi coautore di Terra, ha fondato e diretto il sito Misteri d'Italia suo foglio prediletto dal quale raccontava grandi fatti sui quali ancora ci interroghiamo e crimini non risolti, spesso a causa di inchieste fatte male, come quella sul mostro di Firenze.
Fu tra le prime firme di punta dell'editrice Chiare Lettere, trovando grande sintonia con il suo fondatore, Lorenzo Fazio- Attentato al Papa, Doveva morire, insieme a due magistrati come Rosario Priore e Ferdinando Imposimato, e Complici, ancora sul Caso Moro.
Lontano da salotti e cordate, era una penna libera con lo sguardo burbero di una persona perbene. Amava moltissimo sua moglie Laura Lisci: raramente si vedono coppie cosi complici e felici.
Ricordo che pubblichiamo volentieri e per intero.
"Sai cosa non sopporto? Che giornalisti o magistrati si innamorino delle loro tesi. Cosi si perde di vista la verità".
In queste poche parole c'è tutto il senso di come si fa una inchiesta secondo un maestro del genere, Sandro Provvisionato, scomparso due giorni fa, a 66 anni.
Era molto orgoglioso di essere stato il direttore di Radio Città Futura, luogo di incontro dei movimenti degli anni 70 a Roma: da lì si portò dietro l'animo libertario e l'interesse professionale per il terrorismo che indagò a fondo, soprattutto nelle interferenze "gradite" al potere- scrisse con Adalberto Badaloni Anni di Piombo (Sperling & Kupfer 2009), tentativo di lettura unitaria del fenomeno dal 68 agli anni 80.
Lucinda e attuale la sua analisi della Banda della Uno Bianca in Giustizieri sanguinari (Tullio Pironti 1995).
Caporedattore dell'Ansa, dal 1989 inviato per L'Europeo in Iraq, Libano e Balcani, esperienza che racconto in Uck, l'armata dell'ombra pubblicata per la Gamberetti di Stefano Chiarini, libro che sintetizza le mostruosità della distruzione dell'ex Jugoslavia. Nel 1993 capocronista del Tg5 poi coautore di Terra, ha fondato e diretto il sito Misteri d'Italia suo foglio prediletto dal quale raccontava grandi fatti sui quali ancora ci interroghiamo e crimini non risolti, spesso a causa di inchieste fatte male, come quella sul mostro di Firenze.
Fu tra le prime firme di punta dell'editrice Chiare Lettere, trovando grande sintonia con il suo fondatore, Lorenzo Fazio- Attentato al Papa, Doveva morire, insieme a due magistrati come Rosario Priore e Ferdinando Imposimato, e Complici, ancora sul Caso Moro.
Lontano da salotti e cordate, era una penna libera con lo sguardo burbero di una persona perbene. Amava moltissimo sua moglie Laura Lisci: raramente si vedono coppie cosi complici e felici.
Nessun commento: