Vade retro padre Zerai amico dei migranti. La contestazione del Veneto Fronte Skinheads
(G.p)Nel tardo pomeriggio di domenica 15 ottobre don Mosè Zerai, sacerdote eritreo impegnato, da anni, negli aiuti umanitaria ai profughi sarà a Piacenza per un incontro organizzato dall'associazione culturale Alice e dalla Fondazione Piacenza Futura.
Il prete offre assistenza telefonica agli stranieri che si accingono a partire alla volta dell'Italia avvertendo le autorità quando imbarcazioni che attraversano il mar Mediterraneo sono in difficoltà.
Un'attività che lo ha portato ad agosto a finire nel registro degli indagati da parte della Procura della Repubblica di Trapani con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Una presenza, quella del sacerdote eritreo, non gradita dai locali militanti del Veneto Front Skinheads che nella notte tra sabato e domenica hanno affisso due striscioni di "benvenuto"al sacerdote.
Il senso di questa protesta ci viene spiegato, con maggiori dettagli, con una nota, diffusa alla stampa, da Emanuele Alfredo Meroni portavoce della sezione piacentina del Veneto Fronte Skinheads.
Nota che riportiamo per intero.
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Vade retro Padre Zerai” e “Padre Zerai nemico d’Europa”. Con questi due striscioni vogliamo accogliere “padre Mosè” come a lui piace definirsi. Ma chi è costui? Questo controverso prete, indagato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, si vanta di far arrivare in Italia immigrati da 15 anni. La sua Onlus Habeshia ha fondato una organizzazione che fornisce tutte le informazioni necessarie e utili per chi vuole emigrare e una guida vademecum dal titolo: Welcome to Europe per chi arriva sulle nostre coste. La bontà di Padre Zerai, la sua voglia di accoglienza (A CASA NOSTRA) lo ha spinto addirittura a fare pressioni e ricatti alla Marina militare. Lo stesso regime eritreo lo accusa come promotore dell’immigrazione clandestina in Europa per interessi politici aiutato da paesi occidentali e ONG internazionali. La procura italiana accusa Padre Zerai di essere già a conoscenza dei barconi e delle traversate ancora prima che questi partano e di coordinare il tutto. Noi, Veneto Fronte Skinheads, da sempre schierati in difesa delle nostre identità e oppositori feroci a questa immigrazione di massa incolpiamo con fermezza Padre Zerai e tutti i finti buonisti e filantropi che contribuiscono, che favoriscono e organizzano questo catastrofico fenomeno ai danni dei popoli europei. Legami stretti tra ong, ambienti ecclesiastici, magnati della finanza e politici sono stati smascherati oramai da tempo. La sostituzione etnica è il passo conclusivo per affossare l’Europa; figure come Padre Zerai vogliono una ” società aperta” senza nessun confine proprio come George Soros con la sua “Open Society” e fatalità le organizzazioni di costoro vantano legami e collaborazioni reciproche su più fronti. Speriamo che la giustizia italiana riesca a condannare Padre Zerai ma noi non aspettiamo tutto il tempo della lentezza dei tribunali e per ciò la nostra sentenza è: nemico d’Europa e, siccome questa è la terra dei nostri padri, a casa nostra non lo vogliamo!
speriamo.venga.messo.in.galera.e.poi.espulso.in.eritrea.
RispondiEliminaSi fa chiamare Mose'e il Nome della onlus habeshia suona strano non e'eritreo ,ricordatevi sempre che dietro a tutti gli avvenimenti vi sono sempre I circoncisi Della tribu di Fiano,A dimenticavo Soros e 'Ebreo per essere precisi
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