Lo strappo di Boccacci: Camerati, addio. Mi ritiro dopo il 28 ottobre
Un lungo, amareggiato post di Maurizio Boccacci annuncia il suo ritiro dalla politica dopo la marcia su Roma del 28 ottobre. Alle origini dello strappo la mancata solidarietà con i camerati arrestati a Monte Cucco
Sono giorni che volevo scrivere queste righe, poi stasera aprendo la mia pagina ho trovato con immenso piacere un video di yari, grande persona, vero uomo libero, esempio per tanti pseudo rivoluzionari ed allora ancor di più sono stato stimolato a rivolgermi a tutti quei camerati, appartenenti a qualsiasi movimento, gruppo, associazione,,nessuno escluso, per un semplice chiarimento!
Premesso che sono persona che non intende dare giudizi sull'operato o sul pensiero di chicchessia ma sinceramente ho visto in questi giorni su facebook cose che all'onor del vero mi hanno veramente schifato! mentre dei camerati erano in galera per aver difeso degli italiani a cui veniva tolta la casa per farci entrare degli immigrati, invece di solidarizzare tutti, al di là dell'appartenenza di movimento o gruppo, al contrario sono iniziate polemiche del tipo "io non sono d'accordo con questi metodi" "i loro capi come mai non vanno mai in galera" "si vogliono solo far notare" "noi non apparteniamo a questa gente ed a quella sigla "e via dicendo.
Davanti al tribunale non una massa di camerati ma solo quei pochi militanti che si dividonommanganellate, fermi ed arresti! Va bene così non importa ma vero è che il nostro mondo ha sancito la propria fine! ormai vige il famoso detto "ognun per se e dio per tuttii"! a questo punto è chiaro che il regime può far ciò che vuole e ridere di questo nostro mondo che ha perso persino il senso puro e leale del cameratismo, quel cameratismo che univa tutti noi in un'unica persona!
ciò mi dispiace e nello stesso tempo mi addolora ricordando i vecchi tempi, le persone di una volta che dell'onore ne facevano un esempio di vita! un camerata era un camerata, al di là dell appartenenza dello schieramento politico in cui militava, era un fratello e ci si divideva con gioia quel poco che si aveva! Per questo senso di onore, di vero cameratismo, molti giovani hanno pagato con la vita, con la galera, con brutali azioni repressive da parte della canaglia di regime e con tutto ciò mai nessuno ci ha piegato ne tanto meno divisi, anzi sempre più forti sempre più uniti !
Oggi corre il tempo in cui ci si dileggia, si sparla uno dell altro, sei un camerata se appartieni al mio gruppo se no sti cazzi, succede qualcosa ad un camerata sempre di altro gruppo "problemi suoi e di chi sta con lui "! No fratelli miei, questo non è il mio mondo, io sono un fascista e come tale darei la vita per qualsiasi camerata perchè io ho amato e amo questo mondo in toto non escludendo nessuno anche se c'è stata qualche polemica! per me un camerata è un fratello e tutto il resto non conta!
vi lascio perchè mi sono dilungato anche troppo ma un'ultima cosa volevo dirvi: ho promesso che sarò presente il 28 ottobre per quella che è stata definita la marcia su roma e affronterò qualsiasi cosa accada, come sempre ho fatto nella mia vita, ma questa sarà la mia ultima presenza poichè come ripeto questo mondo non mi appartiene! Auguro a tutti e ripeto a tutti i camerati un percorso costellato di successi e grandi affermazioni politiche, per quanto mi riguarda è giunto il tempo di fermarmi e pensare ad altro! un forte abbraccio di vero cuore a tutti voi! da ora non scriverò più nulla e il silenzio sarà mio dolce compagno! Romanamente vi saluto ! ADDIO CAMERATI !
D'accordo sulla parte che scrive Bocacci che non importa a quale movimento , gruppo o partito un Camerata, quando lotta contro questo sistema egli è un mio fratello ma non condivido le sue conclusioni....mi spiace.
RispondiElimina