28 ottobre, appello a CasaPound: non lasciate soli in piazza Forza Nuova
Si avvicina la scadenza del 28 ottobre e così aumentano le polemiche d'area sulla sfida lanciata da Forza Nuova con la "marcia su Roma". Il cambio di "destinazione d'uso" a una più ordinaria iniziativa nazionale contro lo ius soli non è servito a scongiurare il divieto proclamato dal Viminale. Nel dibattito interviene Giacinto Reale. vivace divulgatore di storia del fascismo, antico e non pentito militante missino, con un appello rivolto a CasaPound per non lasciare soli in Piazza Forza Nuova:
Caro Simone,
anche se non ci conosciamo, l’età e il cameratismo mi autorizzano a darti del “tu”, così come l’aver fatto, qualche settimana fa, dopo aver letto una tua intervista, outing del mio prossimo voto a favore di Casa Pound (che confermo), credo sia di viatico a questa letterina, a dieci giorni da una manifestazione alla quale la strumentale pubblicità pro-contro sta dando una inaspettata importanza.
Non so cosa avverrà da qui al 28, e spero fortemente che, alla fine, una soluzione indolore si trovi. Per esempio, e la butto là, niente unico concentramento (con conseguente “muro contro muro" con le Forze dell’Ordine), ma “sparpagliamento” dei partecipanti in piccoli nuclei in tutti i quartieri della città (Roma è grande), dietro una bandiera identificativa -meglio se unita ad una italiana- e con volantinaggi che spieghino la situazione e così raggiungano un numero anche maggiore di persone.
Ma, se questo insensato braccio di ferro voluto dalle Autorità non dovesse risolversi, mi piacerebbe che tu –dopo averlo preannunciato agli organizzatori- inviassi in piazza una piccola (non c’è mica da fare la “Marcia su Roma” :)) delegazione di Casa Pound, con la propria bandiera, a testimoniare la scelta di ragionevolezza e dialogo che vi ha fatto invitare a via Montenapoleone Mentana, Formigli e compagnia bella.
Una scelta da vero “leader” (come si dice oggi, io preferisco il buon vecchio “Capo”) che potrebbe essere il primo passo per quello che continuo a considerare l’obiettivo prioritario del mondo neof (voi più modernamente chiamatelo pure sovranista, alternativo o come vi pare): un’unica lista alle elezioni, che consenta di portare in Parlamento quella pattuglietta di guastatori della quale si sente il bisogno.
Discutete fino allo spasimo, accapigliatevi pure nelle segrete stanze, poi trovate i 5-6 punti di convergenza, ed in nome di questi, via, a passo di corsa, fino all’urna, aggregando anche chi altro vorrà partecipare.
Dopo, le diverse sensibilità potranno anche riemergere (non avrete mica fatto un patto nuziale), ma per l’intanto avrete dimostrato –mentre a destra e a sinistra litigano e si dividono- la “nostra” capacità di stare insieme, in nome di ciò che ci unisce, che è tanto, è fondamentale e va oltre la “politica”.
anche se non ci conosciamo, l’età e il cameratismo mi autorizzano a darti del “tu”, così come l’aver fatto, qualche settimana fa, dopo aver letto una tua intervista, outing del mio prossimo voto a favore di Casa Pound (che confermo), credo sia di viatico a questa letterina, a dieci giorni da una manifestazione alla quale la strumentale pubblicità pro-contro sta dando una inaspettata importanza.
Non so cosa avverrà da qui al 28, e spero fortemente che, alla fine, una soluzione indolore si trovi. Per esempio, e la butto là, niente unico concentramento (con conseguente “muro contro muro" con le Forze dell’Ordine), ma “sparpagliamento” dei partecipanti in piccoli nuclei in tutti i quartieri della città (Roma è grande), dietro una bandiera identificativa -meglio se unita ad una italiana- e con volantinaggi che spieghino la situazione e così raggiungano un numero anche maggiore di persone.
Ma, se questo insensato braccio di ferro voluto dalle Autorità non dovesse risolversi, mi piacerebbe che tu –dopo averlo preannunciato agli organizzatori- inviassi in piazza una piccola (non c’è mica da fare la “Marcia su Roma” :)) delegazione di Casa Pound, con la propria bandiera, a testimoniare la scelta di ragionevolezza e dialogo che vi ha fatto invitare a via Montenapoleone Mentana, Formigli e compagnia bella.
Una scelta da vero “leader” (come si dice oggi, io preferisco il buon vecchio “Capo”) che potrebbe essere il primo passo per quello che continuo a considerare l’obiettivo prioritario del mondo neof (voi più modernamente chiamatelo pure sovranista, alternativo o come vi pare): un’unica lista alle elezioni, che consenta di portare in Parlamento quella pattuglietta di guastatori della quale si sente il bisogno.
Discutete fino allo spasimo, accapigliatevi pure nelle segrete stanze, poi trovate i 5-6 punti di convergenza, ed in nome di questi, via, a passo di corsa, fino all’urna, aggregando anche chi altro vorrà partecipare.
Dopo, le diverse sensibilità potranno anche riemergere (non avrete mica fatto un patto nuziale), ma per l’intanto avrete dimostrato –mentre a destra e a sinistra litigano e si dividono- la “nostra” capacità di stare insieme, in nome di ciò che ci unisce, che è tanto, è fondamentale e va oltre la “politica”.
Concordo in toto... auspico, e non sono il solo, la formazione di un movimento di sole destre vere. Solo loro possono rimettere in piedi l' Italia... Casapound e ForzaNuova devono aprire il dialogo, portarlo avanti, e agire insieme.
RispondiEliminaNon e'questione di appartenenza! E'questione di sopravvivenza dell'Italia ,per non vederla finire Italia Saudita .I Fascisti sono dalla parte del Giusto Dalla parte del popolo italiano ,I comunisti e gli altri traditori del rio boldrini renzi ecc sono Dalla parte degli immigrati
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