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Valle Caudina, Noi con Salvini vuole mettere i migranti ai lavori sociali

(G.p) Nel mese di agosto i militanti sanniti di Noi con Salvini, costola centromeridionale della Lega Nord sono stati protagonisti in diversi comuni della provincia dello Stop invasione tour, evidenziando i possibili problemi che sarebbero sorti con l'apertura di nuovi centri d'accoglienza.
Dopo pochi giorni dalla fine dello Stop invasione tour, un repentino e clamoroso cambio di idea da parte di Guido Coletta, referente di Noi con Salvini per la Valle Caudina.
L'esponente politico, in una nota, diffusa alla stampa, inerente il rischio che la strada Statale Appia in Valle Caudina si trasformi in una nuova Domiziana chiede che più controlli e più integrazione.
Integrazione possibile, secondo l'esponente leghisti qualora i comuni utilizzino gli extracomunitari per i lavori socialmente utili.
Nota che pubblichiamo per intero.



Corriamo il rischio che la Strada statale Appia in Valle Caudina si trasformi in una nuova Domiziana: ecco perché servono maggiori controlli e più integrazione”. Lo afferma il referente per la Valle Caudina di “Noi con Salvini”, Guido Coletta.
“Non è una questione di razzismo o di discriminazione. Semplicemente non dobbiamo consentire che i centri di accoglienza diventino dei ghetti dove parcheggiare gli immigrati”. La ricetta di Coletta è chiara: “I Comuni utilizzino gli extracomunitari per lavori socialmente utili; il Governo, poi, finanzi attività di integrazione come i corsi di italiano. Insomma anche in Valle Caudina il flusso di migranti deve essere gestito e non subito. Su questo – continua l’imprenditore – vedo troppa approssimazione. Servono controlli per dare ai cittadini la sensazione che lo Stato è presente”.

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