Parma, la fiaccolata per la sicurezza di Casa Pound: "Basta far west"
Circa 400 persone hanno partecipato alla fiaccolata "Riprendiamoci la nostra città" organizzata da Casa Pound e comitato Donne per la sicurezza di Parma, con partenza e arrivo in piazzale Dalla Chiesa con passaggi in via Garibaldi e via Verdi.
Tanti gli striscioni esposti contro il degrado e lo spaccio di droga. Al termine della marcia, Pier Paolo Mora, coordinatore regionale di Casapound, e Barbara Miele del comitato contro la violenza sulle donne hanno ribadito la necessità di una incisiva lotta al degrado da parte dell'Amministrazione comunale e delle forze dell'ordine, come ci racconta con un interessante articolo il quotidiano La Repubblica.
Articolo che riportiamo per intero.
Circa 400 persone hanno preso parte alla fiaccolata per la sicurezza organizzata da Casa Pound che nei giorni scorsi ha dato notizia alla stampa dell'iniziativa con una mail, a cui si è altrettanto pubblicamente associato il comitato Donne per la sicurezza di Parma.
Il corteo, composto da militanti di Casapound tra cui l'ex candidato sindaco Emanuele Bacchieri e semplici cittadini, è partito attorno alle 21 da piazzale Dalla Chiesa controllato da un ingente numero di carabinieri, agenti di polizia e della municipale.
Il serpentone si è spostato verso via Garibaldi, poi via Garibaldi, via Verdi e ritorno al punto di partenza. La manifestazione si è svolta senza problemi di ordine pubblico.
Pier Paolo Mora e Barbara Miele, in rappresentanza dei gruppi promotori, hanno sottolineato le ragioni dell'iniziativa. "E' stata una manifestazione pacifica della gente, nonostante gli allarmismi creati alla vigilia. Quella che abbiamo chiamato feccia sono gli spacciatori, i criminali stranieri che tentanto di stuprare le nostre donne. Ci sono ragazze che ci hanno contattato per segnalare che fanno le pendolari per raggiungere Parma e sono continuamente molestate. Parma è diventata invivibile e stasera siamo appositamente partiti da dove è avvenuta l'aggressione all'autista Tep; poco lontano una donna ha rischiato di essere violentata. Il sindaco, il questore e il prefetto devono ascoltare e devono riconoscere i comitati che spontaneamente si mettono a disposizione per difendere i quartieri".
"Non è più la nostra città. Qui stasera ci sono uomini disposti a manifestare con noi e a difenderci. In questi giorni siamo state insultate e vessate in ogni modo ma noi donne non
Mora, in riferimento alle parole del sindaco Federico Pizzarotti, ha ribadito la "legittimità e il diritto di Casapound, movimento che ha preso parte anche alle recenti elezioni local, a organizzare manifestazioni pubbliche".
Il serpentone si è spostato verso via Garibaldi, poi via Garibaldi, via Verdi e ritorno al punto di partenza. La manifestazione si è svolta senza problemi di ordine pubblico.
Pier Paolo Mora e Barbara Miele, in rappresentanza dei gruppi promotori, hanno sottolineato le ragioni dell'iniziativa. "E' stata una manifestazione pacifica della gente, nonostante gli allarmismi creati alla vigilia. Quella che abbiamo chiamato feccia sono gli spacciatori, i criminali stranieri che tentanto di stuprare le nostre donne. Ci sono ragazze che ci hanno contattato per segnalare che fanno le pendolari per raggiungere Parma e sono continuamente molestate. Parma è diventata invivibile e stasera siamo appositamente partiti da dove è avvenuta l'aggressione all'autista Tep; poco lontano una donna ha rischiato di essere violentata. Il sindaco, il questore e il prefetto devono ascoltare e devono riconoscere i comitati che spontaneamente si mettono a disposizione per difendere i quartieri".
"Non è più la nostra città. Qui stasera ci sono uomini disposti a manifestare con noi e a difenderci. In questi giorni siamo state insultate e vessate in ogni modo ma noi donne non
Mora, in riferimento alle parole del sindaco Federico Pizzarotti, ha ribadito la "legittimità e il diritto di Casapound, movimento che ha preso parte anche alle recenti elezioni local, a organizzare manifestazioni pubbliche".
Ad aprire il corteo un grande striscione: "Alcuni italiani non si arrendono", altri cartelli con le scritte "Basta Far West", "Basta degrado" e "Sindaco dove sei?".
Tra gli esponenti politici presenti Cinzia Ferraroni (in lista con il M5s alle ultime elezioni Comunali) e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Massimo De Matteis.
Tra gli esponenti politici presenti Cinzia Ferraroni (in lista con il M5s alle ultime elezioni Comunali) e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Massimo De Matteis.
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