Cabras replica a Rossi: non si denuncia una citazione storica
“È ridicolo, se non fosse tragico, che la classe che dovrebbe dirigere la nazione abbia tempo da perdere con squallide segnalazioni ideologiche visto che una citazione storica non può essere oggetto di denuncia, inoltre, nell’intervista rilasciata al programma “In Onda” di La7, alla domanda «Don Biancalani può dormire sonni tranquilli?» rispondevo: «Noi non intendiamo sicuramente andare ad attaccare la sua incolumità fisica»; è infatti ovvio che si intendeva semplicemente ribadire che avremmo continuato, come promesso, a picchiare duro sull’argomento”. Così Leonardo Cabras, coordinatore toscano di Forza Nuova commenta l'iniziativa giudiziaria annunciata dal presidente toscano enrico Rossi contro di lui. “Ci vorrebbe far ridere la segnalazione della nostra citazione di Mussolini alla Procura – conclude l'esponente forzanovista– ma pensando all’ottantunenne violentata a Milano da un nordafricano, per non parlare delle decine di violenze sessuali subite solo in questi ultimi giorni dalle nostre donne italiane, è inevitabile che il nostro sempre più forte disprezzo verso questa classe politica che ci governa comporterà una nostra sempre maggior presenza sul territorio, affinchè il popolo italiano possa essere difeso dal male che subisce a causa dei politicanti traditori della nostra gente”.
"Di fronte a certi rigurgiti fascisti e razzisti ci deve essere una reazione forte" aveva sottolineato appena due giorni il presidente della Toscana Enrico Rossi. Così ieri ha dato mandato all'avvocatura regionale per segnalare all'autorità giudiziaria le affermazioni del coordinatore regionale di Forza Nuova in Toscana Leonardo Cabras, riportate anche dall'Ansa, che a proposito del parroco pistoiese don Biancalani ha sottolineato che il suo movimento "continuerà ad esser vigile e marciare laddove ce ne sia bisogno e, come già disse Mussolini, a picchiare come noi solo sappiamo picchiare sugli speculatori della religione stessa'. Rossi ha incontrato mercoledì don Biancalani, il sacerdote finito nel mirino dell'ultradestra per aver portato dei ragazzi migranti in piscina. Il mandato di segnalazione affidato dal presidente toscano all'avvocatura è il primo dopo l'annuncio, appena tre giorni fa, dell'avvio di un monitoraggio attento sui comportamenti e le affermazioni che possano configurare apologia di fascismo o discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, contrari alla legge Scelba e alla legge Mancino. Spetterà naturalmente all'autorità giudiziaria valutare se ci siano gli estremi per procedere. "Non tutti i casi sono uguali – commenta Rossi – ma non si può neppure scherzare su certi temi. La nostra Costituzione è antifascista e antirazzista e legittimare fascismo e razzismo significa delegittimare la Costituzione, che invece vogliamo difendere e far meglio conoscere, a partire dai giovani e gli studenti".
L'iniziativa del presidente della Toscana Enrico Rossi
"Di fronte a certi rigurgiti fascisti e razzisti ci deve essere una reazione forte" aveva sottolineato appena due giorni il presidente della Toscana Enrico Rossi. Così ieri ha dato mandato all'avvocatura regionale per segnalare all'autorità giudiziaria le affermazioni del coordinatore regionale di Forza Nuova in Toscana Leonardo Cabras, riportate anche dall'Ansa, che a proposito del parroco pistoiese don Biancalani ha sottolineato che il suo movimento "continuerà ad esser vigile e marciare laddove ce ne sia bisogno e, come già disse Mussolini, a picchiare come noi solo sappiamo picchiare sugli speculatori della religione stessa'. Rossi ha incontrato mercoledì don Biancalani, il sacerdote finito nel mirino dell'ultradestra per aver portato dei ragazzi migranti in piscina. Il mandato di segnalazione affidato dal presidente toscano all'avvocatura è il primo dopo l'annuncio, appena tre giorni fa, dell'avvio di un monitoraggio attento sui comportamenti e le affermazioni che possano configurare apologia di fascismo o discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, contrari alla legge Scelba e alla legge Mancino. Spetterà naturalmente all'autorità giudiziaria valutare se ci siano gli estremi per procedere. "Non tutti i casi sono uguali – commenta Rossi – ma non si può neppure scherzare su certi temi. La nostra Costituzione è antifascista e antirazzista e legittimare fascismo e razzismo significa delegittimare la Costituzione, che invece vogliamo difendere e far meglio conoscere, a partire dai giovani e gli studenti".
In realtà quella che Rossi contesta è proprio una citazione integrale di Mussolini, pubblicata integralmente il 29 agosto sulla pagina facebook del coordinatore regionale toscano, Leonardo Cabras:
"Avverto i preti di non andare oltre su questa strada e di non credere di avere l'impunità soltanto perché si appoggiano al muro formidabile della fede cristiana. Poiché noi ad un dato momento faremo la necessaria selezione: distingueremo quella che è fede da quella che è politica più o meno sporca; distingueremo quella che è religione di anime semplici da quella che è speculazione di politici scaltri. E allora, mentre rispetteremo la religione, picchieremo come noi solo sappiamo picchiare, sugli speculatori della religione stessa."
Ha ragione il presidente Rossi ,l'Italia del 45 e' nata nel tradimento e morira' nel tradimento e' sotto gli occhi di tutti sti politici sono attaccati al soldo Ebreo come delle piattole,si dipingerebbero fin di nero per far piacere ai padroni delle banche Ebree,vogliono l'Italia Saudita vogliono piu immigrati vogliono la fine del popolo italiano e l'avranno ,altroche forza nuova ci vogliono le Camice Nere con manganello e svastica e via a cacciare i traditori lacche' delle banche ebree
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