Sieg Heil su Twitter. La Cnn licenzia Jeff Lord, commentatore vicino a Donald Trump
(G.p) E' bastata una semplice frase, composta da due parole Sieg Heil, il saluto alla vittoria utilizzato durante le adunate naziste in Germania perché Jeff Lord, commentatore politico che dal 2015 lavorava per la Cnn, venisse licenziato dall'emittente americana che non poche e chiare parole ha spiegato il motivo di questo provvedimento: i saluti nazisti non possono essere difesi.
Dietro la vicenda del licenziamento del commentatore, strenuo difensore del presidente Trump e delle sue politiche c'è un commento scritto su Twitter.
Quel sigh heil era la risposta di Lord ad Angelo Carusone , contro cui Lord si era scagliato in un editoriale, definendo "fascista" la società di cui è a capo e che sui social si definisce "il principale 'watchdog' progressista dei media".
Sulla rivista di taglio conservatore American Spectator Lord aveva accusato Carusone di voler porre fine alla libertà di pensiero negli Stati Uniti, dopo che Media Matters for America aveva annunciato una campagna per convincere gli investitori a non fare più pubblicità durante gli show di Sean Hannity su Fox News.
Definendo "fascismo fatto e finito" questo atteggiamento, Lord aveva poi parlato di un gruppo "finanziato da George Soros", accusa a cui Carusone aveva risposto non negando la vicenda, ma sottolineando piuttosto che una sola donazione era arrivata dal miliardario, nel 2010, e che la cosa non si era più ripetuta.
Dietro la vicenda del licenziamento del commentatore, strenuo difensore del presidente Trump e delle sue politiche c'è un commento scritto su Twitter.
Quel sigh heil era la risposta di Lord ad Angelo Carusone , contro cui Lord si era scagliato in un editoriale, definendo "fascista" la società di cui è a capo e che sui social si definisce "il principale 'watchdog' progressista dei media".
Sulla rivista di taglio conservatore American Spectator Lord aveva accusato Carusone di voler porre fine alla libertà di pensiero negli Stati Uniti, dopo che Media Matters for America aveva annunciato una campagna per convincere gli investitori a non fare più pubblicità durante gli show di Sean Hannity su Fox News.
Definendo "fascismo fatto e finito" questo atteggiamento, Lord aveva poi parlato di un gruppo "finanziato da George Soros", accusa a cui Carusone aveva risposto non negando la vicenda, ma sottolineando piuttosto che una sola donazione era arrivata dal miliardario, nel 2010, e che la cosa non si era più ripetuta.
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