Riscende in campo Carlo Aveta e tenta l'assalto alla doppia poltrona di Cuomo
(G.p)Carlo Aveta, ex consigliere regionale eletto nelle file de la Destra nel 2010 e candidato, non eletto, alle ultime regionali nelle fila della lista civica Campania in rete che sosteneva le ambizioni del candidato governatore di centro sinistra Vincenzo De Luca, ex consigliere comunale, eletto nelle file di Alleanza Nazionale per diverse consiliature a Portici, comune della città metropolitana di Napoli,torna a far parlare di sé.
Nei giorni scorsi Carlo Aveta ha depositato un ricorso, contro la doppia carica del neo eletto sindaco di Portici Vincenzo Cuomo senatore del Partito Democratico.Un ricorso notificato allo stesso sindaco nella giornata di giovedì', in virtù del quale l'attuale primo cittadino del comune alle porte di Napoli dovrà decidere se dimettersi dalla carica di Senatore della Repubblica o lasciare che decada la carica di primo cittadino.
La legge prevede che dal giorno della notifica, scattano 10 giorni di tempo per optare tra le due cariche, eliminando la causa di incompatibilità. In caso di mancata scelta, Vincenzo Cuomo decadrebbe dalla carica di sindaco conservando lo status di senatore.
Il sindaco Cuomo potrebbe rassegnare le dimissioni da senatore della Repubblica, in tempi davvero rapidi, visto che il Senato chiude per ferie il 4 agosto e riapre solo il 4 settembre, per cui il presidente Grasso dovrebbe convocare la seduta chiamata a prendere atto delle dimissioni del sindaco di Portici.
Carlo Aveta, dalla sua pagina Facebook, con maggiori dettagli, spiega il perché di questo ricorso contro Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici e senatore della Repubblica.
"Il popolo lo vuole sindaco a tempo pieno, così mi sono attivato per presentare un ricorso al Tribunale di Napoli per evidenziare il problema del doppio incarico di Vincenzo Cuomo. Generalmente i politici si nascondono dietro degli anonimi cittadini, per avere titolo a presentare il ricorso bastava essere residenti a Portici, ma non è nel mio stile ed ho firmato personalmente. Con questa procedura prevista dalla legge si accorciano i tempi per rassegnare le dimissioni, 10 giorni, il Senato poi le dovrà ratificare, se non ci fosse stata la pausa estiva lo avremmo avuto tra noi ancor prima, a combattere contro le spiagge sporche, con la società che si interessa dello smaltimento dei rifiuti che miracolosamente funziona e contro le blatte. Sicuro di aver fatto cosa gradita ai miei concittadini, Vi invio i miei sinceri saluti".
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