Milano: Negata La Sala Congressi Al Partito Anti Islamizzazione Per La Sua Presentazione
Oggi è il giorno in cui doveva essere presentato alla stampa ed all'opinione pubblica il Partito anti islamizzazione lanciato dallo psicologo nonché prete della Chiesa Ortodossa Alessandro Meluzzi.
Una presentazione che sarebbe dovuta avvenire in una sala convegni sita all'interno dello spazio Cobianchi in piazza Duomo, ma i gestori hanno pensato bene, nella serata di lunedì 3 luglio di negare la sala per via di una modifica al comunicato originale.
La conferenza stampa si è svolta lo stesso, all'aperto ed ha visto come principali protagonisti il segretario Stefano Cassanelli ed Alessandro Meluzzi, che hanno illustrato i 9 punti fermi del neonato movimento politico.
D'altronde per stessa ammissione del segretario Cassanelli, si tratta di un partito di scopo, che intende realizzare 9 punti: il primo è "contrastare ogni forma di radicalizzazione dell'Islam" e "ogni tentativo di sottomettere la libertà sociale e culturale dell'Occidente". Ma fra gli altri punti qualificanti del programma politico del neonato movimento, si contano test antidroga nelle scuole ai ragazzi e un regime giudiziario speciale per i politici, con tempi dei processi più rapidi (sei mesi per arrivare a sentenza dall' avviso di garanzia) ma pene più severe "perché se guadagni 15 mila euro al mese e rubi devi essere punti.
Nel corso del suo intervento Meluzzi ha sottolineato come il Partito Anti islamizzazione non sia contro l'Islam ma contro la radicalizzazione, per questo vuole costituire un fronte democratico, civile, ben educato che ha come faro la costituzione di fronte ad una società multiculturale che vi vede impreparati.
Il Pai è pronto a tendere alleanze con qualsiasi partito disponibile a realizzare i nove punti del programma dal Partito Democratico, alla Lega, passando per i Cinque Stelle, precisando infine di non essere interessati a partecipare alle elezioni locali, ma solo alle politiche dove credono di superare la soglia del 3%
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