Immigrati ad Avella non li vogliamo. La protesta di Fiamma Tricolore
Il probabile e futuro arrivo ad Avella, comune di quasi 8000 abitanti della provincia di Avellino, di circa settanta extracomunitari provenienti dall'Africa e sbarcati nei giorni scorsi nei porti di Brindisi e di Salerno, ha destato molto clamore.
Gli immigrati dovrebbero essere ospitati, in tempi rapidi, presso il Convento Francescano di Piazza Convento ed in alcune case sfitte presenti nella cittadina. scatenando infinite polemiche e proteste sostenute dalla locale sezione della Fiamma Tricolore, storico movimento politico fondato il 3 marzo del 1995 da Pino Rauti e da pochi esponenti dell'allora Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale che radicalmente si opposero alla svolta di Fiuggi.
I militanti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore,in questa calda domenica d'estate, sono scesi in piazza, ad Avella per un presidio in piazza, al fine di informare la cittadinanza circa l'arrivo dei settanti migranti, manifestando la propria contrarietà a questa eventualità che si inserisce nel più grande progetto, quello teso all'annientamento del popolo italiano.
Tale progetto, secondo una nota, diffusa da Fiamma Tricolore, risulta in continuità con l'arrivo di trenta immigrati a Schiava di Tufino e il successivo arrivo di altri immigrati nei paesi del comprensorio del nolano, per cui i militanti della Fiamma promettono battaglia.
Gli immigrati dovrebbero essere ospitati, in tempi rapidi, presso il Convento Francescano di Piazza Convento ed in alcune case sfitte presenti nella cittadina. scatenando infinite polemiche e proteste sostenute dalla locale sezione della Fiamma Tricolore, storico movimento politico fondato il 3 marzo del 1995 da Pino Rauti e da pochi esponenti dell'allora Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale che radicalmente si opposero alla svolta di Fiuggi.
I militanti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore,in questa calda domenica d'estate, sono scesi in piazza, ad Avella per un presidio in piazza, al fine di informare la cittadinanza circa l'arrivo dei settanti migranti, manifestando la propria contrarietà a questa eventualità che si inserisce nel più grande progetto, quello teso all'annientamento del popolo italiano.
Tale progetto, secondo una nota, diffusa da Fiamma Tricolore, risulta in continuità con l'arrivo di trenta immigrati a Schiava di Tufino e il successivo arrivo di altri immigrati nei paesi del comprensorio del nolano, per cui i militanti della Fiamma promettono battaglia.
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