Di Stefano: noi di Casa Pound non cediamo.Pronti a finire anche in carcere
Intervista che riportiamo interamente.
«Nessuno dice nulla sull'abusivismo totale che abbiamo combattuto a Ostia ma la mano dello Stato arriverà inflessibile su chi compra un accendino con la faccia di Mussolini. Lì ti prende e ti porta dritto in carcere...». Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, commenta così con Il Tempo le polemiche sulla “passeggiata” anti-abusivi svolta dai suoi militanti domenica sulla spiaggia romana di Ostia e sulla proposta di legge Fiano per la quale «siamo tutti pronti alla galera».
Andiamo con ordine. A Ostia che cosa avete trovato?
"I soliti venditori abusivi di paccottiglia che poi, poveracci, non sono altro che schiavi di chi li rifornisce di roba. C'era chi vendeva ombrelloni, chi ciabatte e chi pure cibo fuori da ogni controllo. Li abbiamo invitati ad allontanarsi dalla spiaggia. Cosa che dovrebbe fare chi è competente: il prefetto, i vigili urbani, la Raggi. Qualcuno insomma..."
Da sinistra vi accusano di avere fatto un raid, una caccia ai migranti.
"Noi avremmo allontanato anche gli italiani se ce ne fossero stati. È ovvio che non è stata una caccia ai migranti, nessuno è stato toccato. Semplicemente sono stati invitati ad allontanarsi."
Nella spiaggia “fascista” di Chioggia non ce ne sarà bisogno...
"(Sorride) Questo non lo so. Non conosco il personaggio. È chiaro che il caldo dà alla testa a molti che si stanno inventando questa caccia alle streghe fra cui c'è anche la spiaggia di Chioggia dove c'è un cartello con il Duce che fa il saluto romano. Fa sorridere quest'ossessione di vedere Mussolini anche sotto l'ombrellone, come se fosse il problema principale dell'Italia."
Che idea si è fatto della vicenda?
"Non lo conosco il proprietario. Le sue dichiarazioni sono di certo fuori le righe, non mi sento di dare né solidarietà né altro a questo personaggio. Però lo stabilimento sta lì da anni e nessuno ha mai avuto nulla da ridire. Fino ad ora che, guarda caso, bisogna approvare la legge di Fiano ed è uscito l'articolo su Repubblica. È un fatto congeniato. La domanda poteva essere: che problema c'è, oggi, che dovete occuparvi di apologia di fascismo? Ecco: il problema è la spiaggia di Chioggia."
A proposito, il questore ha convocato il gestore.
"Gli farà togliere i cartelli... Guardi, se la legge si riducesse a vietare di fare i posacenere dove spegnere le sigarette sulla faccia del Duce non me ne fregherebbe niente, anzi faremmo noi una legge per vietare di fare commercio di queste idiozie. È chiaro invece che qui si vuole andare a sanzionare tutto un mondo ignorando poi il fatto che i simboli del fascismo sono presenti ovunque. Non c'è un angolo di questa nazione dove non si possono posare gli occhi su una cosa non fatta dal fascismo. Non so proprio che tipo di applicazione potrà avere questa legge."
Salvini dice: le idee non si processano, via la legge Mancino.
"Ha ragione. L'apologia di comunismo, ad esempio? Non starebbe né in cielo né in terra. Esprimere un'opinione non dovrebbe mai essere sanzionato."
Secondo ciò che propone Fiano se continuerete a definirvi “fascisti del terzo millennio” rischiate la galera...
"Se dichiarsi fascisti ed estimatori dell'opera di Mussolini comporta andare in galera ci andremo tutti. Allora però per la coerenza vorrei vedere Emanule Fiano e Laura Boldrini andare a distruggere il San Camillo a Roma, l'ospedale del Littorio, andare con le ruspe a gettare giù la Garbatella, ad allagare la pianura pontina. Buttate giù il Foro italico, l'obelisco, insomma. Devono essere pronti a tirare fuori gli ammalati dagli ospedali costruiti da Mussolini. E dovrebbe essere arrestato pure Renzi, perché ha proposto una sorta di neocolonialismo fascista dicendo ai migranti “andiamoli ad aiutare a casa loro”...
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