David Parenzo, il collaboratore de la Zanzara e quel terrorista di Ramelli...
(G.p) Venerdì 29 luglio è andata in onda l'ultima puntata de la Zanzara, trasmissione radiofonica di Radio 24 condotta da Giuseppe Cruciani, con la collaborazione di David Parenzo.
Sono quasi le ore 21. Siamo agli sgoccioli. Partono, come tradizione vuole, i saluti ed i ringraziamenti.
Tra le persone omaggiate del ringraziamento da parte del conduttore Giuseppe Cruciani al minuto 115:55 c'è un tal Ramelli Matteo che David Parenzo, in collegamento telefonico, definisce come "una persona silenziosa ma molto brava". Pochi secondo dopo, però lo stesso Parenzo si domanda: ma Ramelli è parente del terrorista Ramelli quello che era....vabbeh.
Ascoltando, in differita la trasmissione, una domanda mi è sorta spontanea: siamo di fronte ad un lapsus? Mi sembra evidente di no. Perché il collegamento con il giovane Sergio Ramelli, vittima innocente dell'odio politico, la cui unica colpa era quella di essere iscritto e militante al Fronte della Gioventù organizzazione giovanile dell'allora Movimento Sociale Italiano, è l'unico possibile.
Non credo che esistano altri Ramelli assurti agli onori delle cronache e men che meno legati a fatti di terrorismo.
Peccato per un piccolo particolare: Sergio Ramelli non era un terrorista ma un ragazzo aggredito da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia, armati di chiavi inglese Hazet 36 e colpito ripetutamente e selvaggiamente in diverse parti del corpo.
A seguito dei duri colpi ricevuti il giovane Sergio perse i sensi e fu lasciato esangue al suolo. Era il 13 marzo del 1975. Sergio Ramelli morirà il 29 aprile 1975, dopo 47 giorni di agonia.
Più che di lapsus, la questione diventa di grosso e grassa ignoranza, oltre che del rispettoso silenzio che meriterebbe, chi da innocente, è stato vigliaccamente ucciso.
Sono quasi le ore 21. Siamo agli sgoccioli. Partono, come tradizione vuole, i saluti ed i ringraziamenti.
Tra le persone omaggiate del ringraziamento da parte del conduttore Giuseppe Cruciani al minuto 115:55 c'è un tal Ramelli Matteo che David Parenzo, in collegamento telefonico, definisce come "una persona silenziosa ma molto brava". Pochi secondo dopo, però lo stesso Parenzo si domanda: ma Ramelli è parente del terrorista Ramelli quello che era....vabbeh.
Ascoltando, in differita la trasmissione, una domanda mi è sorta spontanea: siamo di fronte ad un lapsus? Mi sembra evidente di no. Perché il collegamento con il giovane Sergio Ramelli, vittima innocente dell'odio politico, la cui unica colpa era quella di essere iscritto e militante al Fronte della Gioventù organizzazione giovanile dell'allora Movimento Sociale Italiano, è l'unico possibile.
Non credo che esistano altri Ramelli assurti agli onori delle cronache e men che meno legati a fatti di terrorismo.
Peccato per un piccolo particolare: Sergio Ramelli non era un terrorista ma un ragazzo aggredito da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia, armati di chiavi inglese Hazet 36 e colpito ripetutamente e selvaggiamente in diverse parti del corpo.
A seguito dei duri colpi ricevuti il giovane Sergio perse i sensi e fu lasciato esangue al suolo. Era il 13 marzo del 1975. Sergio Ramelli morirà il 29 aprile 1975, dopo 47 giorni di agonia.
Più che di lapsus, la questione diventa di grosso e grassa ignoranza, oltre che del rispettoso silenzio che meriterebbe, chi da innocente, è stato vigliaccamente ucciso.
Nessun commento: