Azione identitaria invia tapiro d’oro a Doris Lo Moro
Azione Identitaria Calabria ha inviato alla senatrice del Movimento dei Progressisti Articolo 1, Doris Lo Moro, relatrice della legge sullo Ius Soli, un tapiro d’oro.
Il simpatico dono è stato spedito presso Palazzo Madama, il luogo di lavoro della senatrice.
Il simpatico dono è stato spedito presso Palazzo Madama, il luogo di lavoro della senatrice.
Il senso di questa iniziativa ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa da Azione Identitaria.
Nota che pubblichiamo per intero.
Abbiamo deciso di omaggiare di un tapiro, questo emblematico e singolare regalo, la senatrice Lo Moro a seguito delle sue ultime dichiarazioni, rilasciate la settimana scorsa in occasione dello slittamento dell’approvazione della stessa legge che vuol dare la cittadinanza italiana a tutti i figli degli immigrati nati nel nostro suolo, dove la stessa si è scagliata contro il Presidente del Consiglio Gentiloni, reo, secondo lei, di non aver posto la fiducia per blindare la votazione e quindi far passare la legge.
A quanto pare sembra tutto rinviato a settembre e ciò rappresenta, per tutte le forze politiche nazionaliste come la nostra, una prima vittoria.
E’ chiaro a tutti l’assurdità e la pericolosità di questa legge che trasformerà l’Italia, e soprattutto la nostra Calabria, terra di sbarchi giornalieri, nella sala parto dell’Africa.
Ci auguriamo di strappare un sorriso alla senatrice Doris Lo Moro, che si è dimostrata abbastanza attapirata da tutta questa vicenda politica e, nel contempo, auspichiamo che tale legge non trovi approvazione in Parlamento.
“Cara senatrice noi le doniamo un tapiro e le ci lasci lo “ius sanguinis” perché tremila anni di storia vanno tutelati in tutti i modi!”
Abbiamo deciso di omaggiare di un tapiro, questo emblematico e singolare regalo, la senatrice Lo Moro a seguito delle sue ultime dichiarazioni, rilasciate la settimana scorsa in occasione dello slittamento dell’approvazione della stessa legge che vuol dare la cittadinanza italiana a tutti i figli degli immigrati nati nel nostro suolo, dove la stessa si è scagliata contro il Presidente del Consiglio Gentiloni, reo, secondo lei, di non aver posto la fiducia per blindare la votazione e quindi far passare la legge.
A quanto pare sembra tutto rinviato a settembre e ciò rappresenta, per tutte le forze politiche nazionaliste come la nostra, una prima vittoria.
E’ chiaro a tutti l’assurdità e la pericolosità di questa legge che trasformerà l’Italia, e soprattutto la nostra Calabria, terra di sbarchi giornalieri, nella sala parto dell’Africa.
Ci auguriamo di strappare un sorriso alla senatrice Doris Lo Moro, che si è dimostrata abbastanza attapirata da tutta questa vicenda politica e, nel contempo, auspichiamo che tale legge non trovi approvazione in Parlamento.
“Cara senatrice noi le doniamo un tapiro e le ci lasci lo “ius sanguinis” perché tremila anni di storia vanno tutelati in tutti i modi!”
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