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Vicenza, Campo Marzo recintato: la provocazione di Forza Nuova

Vicenza, città che fu del Palladio, culla, un tempo di una cultura invidiabile ora diventata luogo dove caos, anarchia, degrado, sporcizia vagabondaggio e accattonaggio regnano sovrani, può capitare di assistere, ad una violenta rissa, in pieno giorno, con protagonisti due giovani nigeriani, protagonisti di una specie di gazzarra con duello rusticano all'arma improvvisata, visito da tanti cittadini vicentini e da qualche turista.
Una gazzarra avvenuta a 500 metri dal centro storico cittadino, in località Campo marzo.
Un luogo che, al fine di ottenere più sicurezza per i cittadini, Forza Nuova vorrebbe provocatoriamente recintare, come ci racconta, con un interessante articolo, il sito on line Vicenza Report.
Articolo che riportiamo fedelmente.



Rinunciare a spazi di libertà, talvolta anche ampi, per ottenere più sicurezza? E’ un ritornello che da tempo ormai ci viene proposto, sempre con maggior insistenza negli ultimi anni così caratterizzati da frequenti attacchi del terrorismo di matrice islamica. Ma, in generale, l’allarme sicurezza, più o meno giustificato, diviene ogni giorno sempre più martellante nelle nostre città, anche per i fatti di cronaca minoro, come quello capitato a Vicenza nei giorni scorsi quando due giovani nigeriani hanno dato vita a Campo Marzo ad una specie di gazzarra con duello rusticano all’arma bianca improvvisata.

Episodio che rivela degrado, indubbiamente. Fatto censurabile e che può certo scoraggiare le famiglie vicentine dal fare una passeggiata nel parco più centrale della città, proprio davanti alla stazione ferroviaria. E, non poteva essere altrimenti, anche episodio che divide, con le forze che governano Vicenza che discutono su come finalmente recuperare un area verde che non si può abbandonare a sé stessa. E si pensa di farlo anche con mezzi drastici, ad esempio recintando Campo Marzo. Come sempre avviene in questi casi c’è una componente, quella più progressista e liberale, che non ama recinzioni e filo spinato, e che quindi è contraria a chiudere il parco. E’ questo il sentire della maggior parte degli esponenti del centro sinistra che governa la città.
L’altra componente invece, quella di stampo conservatore e più incline alle maniere forti ed alle limitazioni delle libertà a favore della sicurezza, chiede a gran voce che Campo marzo venga chiuso. Al suo interno c’è il centro destra cittadino, ma anche e soprattutto di gruppo della destra più radicale, come gli attivisti di Forza Nuova che intervengono oggi con durezza su quella che definiscono “la resa dell’amministrazione di centro sinistra circa la necessità di recintare Campo Marzo per venire incontro alle esigenze di sicurezza e di controllo del territorio”.
“Sono stati buttati via anni – continuano – prima che la giunta comunale di Vicenza comprendesse la gravità della situazione di degrado in cui la nostra città versa, in moltissime zone purtroppo, non solo quella di Campo Marzo. Una situazione paradossale e ridicola che ha visto come protagonisti il sindaco e l’assessore Rotondi, sempre pronti a gettar fango su tutte le persone, movimenti e comitati sorti spontaneamente con il solo scopo di denunciare pubblicamente quanto stava avvenendo.”
“L’arroganza e la mancanza di umiltà di questa amministrazione – sottolinea Forza Nuova – sono la vera causa di questo degrado, della totale mancanza di sicurezza sul territorio. Campo Marzo è diventato l’emblema del fallimento di una politica buonista gestita da persone incapaci e insensibili alle problematiche della città. Alla luce dell’ammissione di questo fallimento da parte di Possamai e compagni, invitiamo la giunta a dimettersi, consegnando il destino di Vicenza ad immediate nuove elezioni già a settembre, per evitare ulteriori danni.”

“Un parco come Campo Marzo – concludono gli attivisti dell’estrema destra – non andrebbe recintato a priori, perché la recinzione è una sconfitta per la libertà di noi cittadini. Ciò nonostante in questa situazione Forza Nuova non può fare altro che dichiararsi favorevole alla soluzione, purchè accompagnata da un presidio permanente delle forze dell’ordine che da tempo comitati e associazioni richiedono”.

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